Le relazioni tra adolescenti libere da discriminazioni

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L’iniziativa del Cisa ha coinvolto le scuole superiori tortonesi

TORTONA- Nella mattinata di lunedì 9 dicembre alle ore 10 al teatro “Civico” il Cisa, Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale di Tortona, ha presentato l’evento “Senza confine: le relazioni tra adolescenti. Azioni per prevenire la violenza e le discriminazioni di genere”, che ha coinvolto le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti professionali della città per promuovere la cultura del rispetto, dell’inclusione e della non violenza, ponendo particolare attenzione all’importanza di interventi educativi e formativi capaci di contrastare ogni forma di violenza di genere. Ospiti dell’iniziativa, oltre ai dirigenti scolastici, sono stati le cestiste del Bcc Derthona basket e il campione di Muay Thai Alessio Martino. Sono intervenuti il sindaco di Tortona Federico Chiodi, il comandante dei carabinieri della Compagnia di Tortona Gianluca Bellotti, la responsabile dell’area socio educativa del Cisa Marcella Bergo e la psicoterapeuta Asl Elena Milone. «Fondamentale è monitorare reati spia che culminano in violenza. ha detto il maggiore Bellotti. Fungono da campanello d’allarme situazioni come maltrattamenti, stalking, atti persecutori, il revange porn e in generale tutte le condotte che hanno a che fare con l’idea di possesso, con lo svilimento delle aspirazioni e con la mancanza di rispetto. In casi come quello di Tramontano, di cui ho seguito l’indagine personalmente, o di Cecchettin, nelle chat tra vittime e assassini c’erano tutti questi segnali. Fin dai banchi di scuola bisogna testimoniare questo cambio culturale». Interessante l’intervento della carabiniera Naomi Pastore, che segue il progetto “Una stanza tutta per noi”, da poco inaugurata presso il comando di Tortona, dove le donne che denunciano le violenze sono accolte e tutelate. «Da un anno mi confronto con tante donne e vedo i loro volti segnati dai lividi e dalle percosse, ma soprattutto ascolto le loro storie. – ha spiegato – Importante è capire che relazioni in cui prevalgono il possesso e la sopraffazione sono rapporti tossici e vanno troncati o evitati». Il sindaco ha portato la sua esperienza di docente e ha affermato: «La scuola è anche insegnamento di vita: lo è tramite la socialità che è un altro elemento fondamentale della scuola. È insegnamento di vita anche il rispetto delle regole che il contesto scolastico giustamente impone, ma non spetta solo alla scuola, innanzi tutto alla famiglia. La mancanza di punti di riferimento precisi all’interno della famiglia è causa di crescente disagio e porta a replicare i comportamenti sbagliati appresi in quel contesto, anche e soprattutto in termini relazionali e affettivi».

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