La mostra dedicata all’arte dei fratelli Boxilio
TORTONA – Il recente restauro di un’antica tavola custodita nella parrocchia di Carbonara, ha offerto lo spunto per progettare una piccola esposizione dedicata ai fratelli Boxilio, una famiglia di pittori originari di Castelnuovo Scrivia, attivi tra la fine del ’400 e gli inizi del ’500. Grazie al contributo di Intesa San Paolo che ha inserito l’opera nel proprio bando “Restituzioni 2018”, è stato possibile il recupero del polittico di proprietà della parrocchiale di Carbonara, riferibile alla scuola pittorica dei Boxilio.
In questa fiorente bottega tortonese operarono due fratelli, Manfredino e Beltramo, e nella stessa si formarono i loro rispettivi figli, Franceschino e Giovanni Quirico, entrambi documentati sino al 1522. La bottega dovette avere larga fama in Piemonte e specialmente in Lombardia, se Manfredino venne chiamato nel 1490 a decorare, col fratello Beltramo, col Butinone e lo Zenale, la sala della Balla nel Castello Sforzesco di Milano, in occasione delle nozze tra Ludovico Sforza e Beatrice d’Este e di Anna Sforza con Alfonso d’Este. Per valorizzare il restauro del polittico di Carbonara e l’attività di questi pittori, nel Museo Diocesano di Arte Sacra saranno esposte altre due opere particolarmente significative, oggi di proprietà di enti pubblici: il trittico di Pozzolo Formigaro, firmato da Franceschino nel 1507, eseguito per la chiesa della Trinità di Pozzolo, attualmente di proprietà della Provincia di Alessandria, e custodito nel salone di ricevimento di Palazzo Ghilini e il grande polittico della Visitazione firmato da Giovanni Quirico nel 1503 e oggi conservato nella quadreria dell’Ospedale di Vigevano, non facilmente visibile. Inoltre l’esposizione intende valorizzare il patrimonio artistico ecclesiastico, attraverso un rimando dal museo al territorio, secondo una politica culturale ampiamente diffusa, che il Museo Diocesano persegue fin dalla sua nascita nel 2014. La scuola pittorica dei Boxilio sarà illustrata anche mediante rimandi ai cicli di affreschi realizzati nelle chiese del territorio (Pieve di Novi, Santa Maria Assunta a Pontecurone, abbazia di Rivalta, Pieve di Volpedo), che documentano l’attività di questa fiorente bottega, protagonista della svolta rinascimentale nel Tortonese. La mostra sarà inaugurata venerdì 7 dicembre, alle ore 18, nella sala conferenze del Polo Culturale Diocesano, alla presenza di Mons. Vittorio Viola, con un intervento di Valeria Moratti, Funzionaria della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte che ha diretto l’intervento di restauro del polittico di Carbonara e del laboratorio Gabbantichità di Tortona che l’ha eseguito.
Lelia Rozzo