Il fuoco dell’amore di Dio riscalda i cuori
Il pellegrinaggio vocazionale nel santuario della Madonna di Caravaggio a Corvino S. Quirico
CORVINO SAN QUIRICO – L’ultimo pellegrinaggio vocazionale del 2024 si è svolto sabato 14 dicembre al santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo di Corvino San Quirico. Il rettore, don Patrizio Dander, ha accolto il vescovo e i pellegrini fornendo alcune informazioni sul santuario, dono di san Luigi Orione all’Oltrepò, e spiegando che la recita del Rosario era accompagnata dalle sette parole di Maria nei Vangeli. Mons. Marini introducendo la preghiera ha rivolto lo sguardo a Maria: «È bello ritrovarsi al mattino del sabato a pregare insieme con il Rosario, avvertendo la bellezza della presenza della Madonna qui tra di noi, rivolgendoci a lei con tanta fiducia, quella fiducia che soltanto Lei è capace di infondere nei nostri cuori. Siamo qui in questo santuario bello e significativo e ci sembra quasi un po’ di essere dentro un cenacolo nel quale la Madonna è presente con noi, prega con noi e prega per noi». L’attenzione del vescovo è stata catturata poi dalla scritta che campeggia sulla porta di ingresso della cripta del santuario: “Non temete, sono la Madre di Dio”. Mons. Marini ha ricordato che il desiderio dei pellegrinaggi vocazionali del sabato è quella di affidare alla Madonna la grande intenzione per tutte le vocazioni, «ma in particolare le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Sappiamo di essere ascoltati, ma sappiamo anche che è la forza della nostra fede a rendere possibile quello che a volte umanamente ci sembra impossibile». Nell’omelia della S. Messa, nella memoria di san Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa, protagonista è stata la lettura del giorno, tratta dal libro del Siracide, nella quale è descritto il profeta Elia con il ripetuto richiamo del fuoco, che ha diversi significati: il fuoco purifica la fede dalla contaminazione degli idoli; riscalda i cuori e ravviva l’amore per Dio. Il fuoco è luminoso e permette di ritrovare la via, la strada vera per vivere la vita. Che cosa chiediamo al Signore, per intercessione della Madonna? «Di poter essere come Elia, avvolti in questo fuoco dell’amore, il fuoco dell’amore di Dio, – ha detto il vescovo – per sperimentare il beneficio della sua distruzione, della sua purificazione, del suo calore e della sua illuminazione». Non è mancato il riferimento al Natale: il pellegrinaggio, infatti, si è svolto in tempo di Avvento, preparazione della venuta del Bambino Gesù. «Col pensiero già ci portiamo al Natale di Gesù, perché – ha proseguito il vescovo – nel giorno del Natale ancora una volta noi quest’anno avremo la grazia e la gioia di ricevere l’abbraccio di Dio fatto bambino. Come è bella nei nostri presepi l’immagine del Bambino Gesù che nella mangiatoia protende le sue braccia verso coloro che si stanno avvicinando, dunque verso ciascuno di noi. Quello è l’abbraccio dell’amore di Dio, quello è l’abbraccio con il fuoco dell’amore di Dio. Possa quest’anno il nostro Natale essere un rinnovato abbraccio che riceviamo dal Signore, avvertendo come il fuoco del suo amore di nuovo avvolge la vita, riempie il cuore, ci rimette in cammino. Possiamo vivere questo Avvento e questo Natale come una nuova immersione nel fuoco dell’amore di Dio, ma che questo non sia solo per noi». L’augurio è che, attraverso di noi, sia per tutti e tutti possano rimanere infuocati dall’amore di Dio, che è l’unico amore che davvero salva. Al termine della celebrazione don Patrizio ha rivolto un saluto alle suore orionine presenti e ha ricordato che il venerato cardinale Giuseppe Siri definiva san Luigi Orione “Anima di fuoco”. Mons. Marini prima della benedizione ha ringraziato don Patrizio e i presbiteri presenti don Paolo Padrini, don Claudio Baldi, don Paolo Verri e don Tonino Moroni, il coro che ha accompagnato la preghiera, gli alpini fedelmente presenti e ha rivolto un saluto colmo di affetto a don Luciano Daffra, ex parroco di Corvino, che ha stretto in un caloroso abbraccio. I pellegrinaggi vocazionali riprenderanno con un ricco calendario nel nuovo anno e diventeranno giubilari. Il prossimo appuntamento sarà sabato 11 gennaio alle ore 9 a Voghera, nel santuario di Santa Maria delle Grazie.
Lucia Gradi