Boom di turisti a Fortunago

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Grazie agli eventi organizzati al Teatro Auditorium

FORTUNAGO- Boom di turisti a Fortunago. A fare da richiamo e da attrattiva al “Borgo più bello d’Italia” è anche il nuovo Auditorium che sta riscuotendo sempre più successo tanto da essere diventato punto di riferimento per convegni medici, di agricoltura ma anche per serate di musica, danza e per recite dei bambini delle scuole di ogni parte dell’Oltrepò. Questo ha fatto aumentare notevolmente le presenza turistica incrementando in questo modo anche l’attività degli agriturismi, dei ristoranti e delle attività presenti sul territorio. «A Fortunago il 2024 si si è chiuso con un positivo risultato di presenze turistiche. – dice il primo cittadino Pier Achille Lanfranchi – Sono circa 40 mila i visitatori, gitanti o turisti, che sono arrivati nel borgo a seguito di eventi, manifestazioni, convegni e iniziative istituzionali nel Teatro “Azzaretti”». «In particolare, la stagione teatrale ricca di eventi musicali, di danza e di recita, di spettacolo, a seguito di un grande impegno organizzativo, si conclude con notevole successo. – continua Lanfranchi – Ne è derivato anche un positivo richiamo che ha creato indotto economico per le attività locali. Basti ricordare l’investimento realizzato da privati con l’apertura di un B&b di eccellenza e di un nuovissimo hotel 4 stelle. Ma anche importanti convegni come quello sulla medicina interna preventiva che ha visto arrivare 400 medici specialisti in rappresentanza degli ospedali lombardi. O quello sull’agricoltura organizzato dalla presidenza nazionale di Coldiretti. Insomma un pubblico sempre più attento e qualificato che arriva a Fortunago anche dall’estero in occasione delle mostre d’arte di elevato livello artistico. A questo – conclude il primo cittadino– si aggiunge l’enogastronomia, l’arte, l’ambiente naturale, la storia e la cultura di questo borgo, tra i Borghi più Belli d’Italia, che richiama sempre più persone interessate a scoprire gli aspetti autentici di un modo di essere e di vivere».

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