Bello vagare per Bagnaria
Di Pier Luigi Feltri
Per cogliere il fascino di Bagnaria occorre addentrarsi nel suo centro storico, affacciato nel bel mezzo della Valle Staffora, in posizione panoramica. Accedervi è facile: basta lasciare l’auto nel parcheggio presso la strada ex-statale del Penice, e intraprendere la salita dai pressi dell’ufficio postale, seguendo le indicazioni per il “Borgo Medievale”. È poi possibile proseguire l’itinerario per questa via; oppure, si può utilizzare la scorciatoia concessa da una scalinata di pietra, ancor più pittoresca, che si incontra quasi subito, sul lato sinistro. Tanto l’uno, quanto l’altro percorso, consentiranno di guadagnare il primo punto d’interesse di questa gita: l’antica porta d’accesso del borgo. Tale monumento è costituito da un porticato costruito a copertura della strada, assecondandone il tracciato curvilineo. L’edificio non è isolato: uno dei suoi lati è addossato a un’abitazione, mentre quello opposto presenta un’apertura che consente di osservare il fondovalle. Accanto a questa finestra, un dipinto murale raffigura la Madonna della Guardia. I due lati restanti del portico ospitano l’ingresso e l’uscita, entrambi ad arco. Oltre la porta, la via si prolunga in una terrazza panoramica, capace di offrire una visuale suggestiva in qualsiasi stagione. Da questa, cinque viuzze si stagliano perpendicolari, e vanno a descrivere l’impianto medievale del borgo, concepito e mantenuto con un certo ordine urbanistico. In cima a tale nucleo è situata la piazza San Bartolomeo, dominata a sua volta dai resti di un’antica torre. La fortificazione, risalente ai secoli XII e XIII, subì danni significativi nel terremoto del 1828, che ne causò il crollo parziale, lasciando in piedi solo uno spigolo con alcuni tratti di mura. Recentemente, però, il torrione “Fieschi-Doria” è stato oggetto di un intervento di recupero e risanamento conservativo, che ha permesso di consolidare le strutture residue e rendere più accessibile e leggibile un elemento fondamentale dell’identità di Bagnaria. Accanto alla torre si trova la chiesa parrocchiale, intitolata a san Bartolomeo, con una facciata tardoromanica a salienti, impreziosita da archetti pensili e monofore. L’interno, a tre navate, presenta un apparato decorativo di stampo novecentesco. Poco distante si erge Palazzo Malaspina, testimonianza del casato che governò il borgo fino al 1413. Pur non essendo visitabile internamente, si distingue per le sue dimensioni e per il portale, decorato con lo stemma della famiglia.
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