Tra fango, paura e solidarietà
Il maltempo ha messo in ginocchio la provincia di Pavia. Varzi paese più colpito dopo il capoluogo
VARZI – Nei giorni scorsi il territorio della provincia di Pavia è stato colpito da violente precipitazioni che hanno provocato frane, allagamenti e gravi danni in diverse zone. Una vera emergenza idrogeologica che ha messo in ginocchio intere comunità, tra campagne sommerse e centri abitati invasi dal fango, ma che ha anche fatto emergere una forte risposta collettiva fatta di solidarietà e spirito di resilienza. Il caso più emblematico è quello di Varzi, nell’alta Valle Staffora, dove una bomba d’acqua abbattutasi giovedì mattina ha trasformato il centro storico in un torrente di fango e detriti. Le strade acciottolate e la piazza della Fiera sono state sommerse, creando danni e disagi in tutto il paese. Ma è proprio da Varzi che arriva una delle immagini più forti di reazione: oltre sessanta volontari, affiancati da tecnici comunali e cittadini, hanno lavorato senza sosta per riportare il paese alla normalità. In meno di 24 ore il mercato settimanale del venerdì è stato regolarmente allestito, diventando simbolo di una comunità che non si arrende. Più a Nord, lungo il corso del Po, la situazione è stata altrettanto critica. Il grande fiume ha superato gli argini tra giovedì e venerdì, facendo scattare l’allerta rossa. Nei comuni rivieraschi come Cervesina e Bastida Pancarana si è vissuta una notte di preoccupazione. Le idrovore sono state attivate per contenere l’acqua e le chiaviche chiuse, mentre sindaci e volontari monitoravano il livello del fiume. A Bastida il maltempo ha costretto al rinvio della gara podistica pasquale “CorriBastida”, mentre a Cervesina il campo sportivo è stato invaso dall’acqua. Il sindaco Giampiero Valle ha espresso grande preoccupazione per la piena del torrente Staffora, che non riusciva più a defluire nel Po già colmo. Gravi conseguenze anche in Lomellina dove la piena del Sesia ha allagato diverse risaie già seminate nei comuni di Palestro, Candia e Robbio. I campi sono ora da rifare, con perdite economiche significative. «Molti agricoltori saranno costretti a riseminare, con costi raddoppiati» – spiegano da Coldi- retti Pavia. In Oltrepò pavese la pioggia intensa ha impedito gli interventi nei vigneti: l’elevata umidità rischia di favorire la diffusione della peronospora, una malattia che ha già danneggiato duramente le colture nel 2024. A Canneto Pavese, Santa Maria della Versa e Broni sono caduti oltre 50 millimetri di pioggia in poche ore, compromettendo i lavori nei campi. Nel capoluogo, a Pavia, il fiume Ticino è esondato nella zona di via Milazzo, allagando scantinati e piani terra. I Vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per soccorrere i residenti. Ancora una volta il cambiamento climatico ha mostrato quanto il territorio sia vulnerabile agli eventi estremi.
Mattia Tanzi