Un po’ per uno…
Di Silvia Malaspina
Caro il mio Daniele Benzi, il tuo nome è salito alla ribalta nelle ultime settimane, quando su varie testate giornalistiche e in alcuni servizi TV, hai reso nota la tua vicenda, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tutela dell’ambiente. Durante le uscite con il tuo cane Luna, hai notato l’accumulo di rifiuti nell’area verde vicino a casa tua, a Rimini. Armato di guanti e sacchetti, hai iniziato a ripulire i prati e le strade, trasformando la tua passeggiata quotidiana in un esperimento di due mesi, dal 4 febbraio al 4 aprile: ogni giorno hai raccolto ogni singolo mozzicone trovato per terra, riempiendo cinque sacchi. In totale hai accumulato più di 21 mila mozziconi di sigarette, considerati tra i rifiuti più pericolosi poiché, oltre a deturpare il paesaggio, contengono sostanze nocive che impiegano anni a decomporsi. Caro Daniele, il 22 aprile è stata la Giornata mondiale della Terra, manifestazione internazionale dedicata alla salvaguardia del pianeta: anche l’Italia ha partecipato con un fitto programma di eventi diffusi da Nord a Sud, pensati per responsabilizzare i cittadini sui temi della sostenibilità, della biodiversità e della transizione ecologica. Il tema del 2025 è stato “Il nostro potere, il nostro pianeta”: mi pare quindi che la tua storia calzi a pennello! Dovremmo prendere coscienza che non servono i gesti eclatanti per raggiungere lo scopo di una maggiore sostenibilità ambientale: correre ad acquistare una Tesla (ammesso che sia realmente sostenibile!) sarà molto cool, ma da sola è un’azione che lascia il tempo che trova. Caro Daniele, dovremmo prendere esempio da te e iniziare a cambiare le nostre piccole abitudini quotidiane: imparare a gettare i rifiuti, anche i più piccoli, negli appositi raccoglitori, prestare attenzione allo smaltimento corretto di oggetti come pile, farmaci scaduti, piccoli componenti elettronici che spesso, per comodità, pigrizia o ignoranza, gettiamo nel bidone dell’indifferenziato. Sono proprio i gesti, apparentemente insignificanti, che ripetiamo senza rendercene conto, a fare la differenza: anche io, durante le passeggiate con il cane, noto un crescente degrado delle aree verdi, dovuto, devo ammetterlo, anche alla carenza cronica dei cestini, mentre, quei pochi presenti, straripano di rifiuti domestici indifferenziati che vengono lì abbandonati, per evitare il disturbo (!) di operare a casa propria una corretta raccolta differenziata. Il vecchio adagio recita: “Un po’ per uno non fa male a nessuno”, aggiungerei “e giova alla nostra unica casa, la Terra”.
silviamalaspina [at] libero.it