La solita pasqua tranquilla

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Di Carlo Zeme

Il passeggino rosso, un pacchetto di patatine senza sale e un pupazzetto a forma di rana. Questo è il kit con il quale ci presentiamo alla Messa di Pasqua. Varchiamo il grande portone principale con la speranza che il profumo di incenso e la luce soffusa possano conciliare un po’ di riposo a Margherita ma le attese svaniscono dopo pochi passi quando vediamo due manine agitarsi. Il segnale che ci manda Margherita è inequivocabile: «Voglio scendere!». Slacciamo le cinture e le gambette scivolano lungo la seduta, poggiano a terra le scarpette bianche e si parte per una corsa lungo la navata laterale. Inizia l’inseguimento di Margherita. La prima tappa è il porta-ceri di fianco al fonte battesimale; gli occhioni si fermano a guardare i lumini per qualche secondo poi, come fosse un riflesso incondizionato, lei afferra una candela in plastica e dalla bocca esce un «mio» che ci fa capire quanto sarà complicato restituire il maltolto al legittimo proprietario. Le persone seguono attente verso l’altare e cantano l’Alleluia: il canto è il momento in cui la nostra piccola appassionata di candele si lascia prendere in braccio e andiamo a osservare strumenti e cantori, incuriositi dalla musica. Subito dopo le esplorazioni continuano tra statue di santi e panche spigolose. Durante l’omelia si torna in braccio alla mamma convincendosi finalmente che rimettere il cero al posto giusto possa essere una buona idea ma all’improvviso l’illuminazione: «Cocò!». Lo sguardo è rivolto qualche posto più in là, l’urlo è quello per attirare l’attenzione di un vecchio amico ritrovato: c’è Corrado, il compagno d’asilo e di mille avventure, con lui anche Anna, la sorellina più grande. L’incontro casuale è l’occasione di improvvisare una ludoteca su un gradino di marmo. Sfinita, dopo la Comunione Margherita guar- da il passeggino con aria di supplica. Ci scambiamo un sorriso con gli altri genitori, ci comprendiamo e ci facciamo gli auguri di buona Pasqua. Ora torniamo a casa chiedendoci come andrà con le uova da scartare.

carlozeme [at] gmail.com

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