Il Lesima e Pietra Corva riconosciute “aree protette” dall’Unione Europea

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Uno storico traguardo per il patrimonio di biodiversità dell’Oltrepò pavese

 

BRALLO DI PREGOLA – Lo straordinario patrimonio di biodiversità custodito dall’Oltrepò pavese ha ottenuto il riconoscimento più importante. Nei giorni scorsi, infatti, la Commissione Europea ha riconosciuto le nuove aree protette di “Sassi neri Pietra Corva” (comune di Romagnese) e “Le Torraie Monte Lesima” (comune di Brallo di Pregola) quali “Siti di Importanza Comunitaria” (SIC) ai sensi della Direttiva “Habitat” (92/43 CEE).

Ora i due siti rientrano a tutti gli effetti nella Rete “Natura 2000”, cioè la rete ecologica europea di aree protette istituita per valorizzare gli ambienti e le specie vegetali ed animali più rappresentativi della biodiversità continentale. I pratipascoli di alta quota, le faggete appenniniche e le rarissime flore dei monti Lesima, Pietra Corva, Pan Perduto e dei Sassi neri costituiscono infatti un vero scrigno di biodiversità e, unitamente alla presenza di oltre 70 specie di uccelli e altrettante di flora, uno straordinario patrimonio naturale. Il sito “Sassi Neri Pietra Corva” è esteso per 667 ettari in comune di Romagnese, mentre il sito “Le Torraie Monte Lesima” occupa 598 ettari di superficie nel comune di Brallo di Pregola e corrisponde al territorio dell’omonima riserva naturale. Il pronunciamento favorevole della Commissione UE conclude un iter iniziato nel maggio 2014, quando la Provincia di Pavia ha approvato un programma di implementazione e sviluppo della rete “Natura 2000” nel territorio dell’Oltrepò pavese. Il progetto, sostenuto attivamente dalla Comunità montana dell’Oltrepò e dai Comuni di Romagnese e Brallo di Pregola, che si è avvalso del fondamentale contributo scientifico del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, ha portato alla richiesta di candidatura delle due aree, successivamente validata e promossa per quanto di competenza da Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente, e ora definitivamente approvata dalla UE.

I due nuovi SIC sono in gestione alla Provincia di Pavia che a breve si occuperà della tabellatura, della vigilanza e dei monitoraggi. Gli obiettivi gestionali nel mediolungo termine saranno finalizzati a individuare le azioni, le incentivazioni e le misure più opportune per garantire da un lato la tutela e la valorizzazione degli habitat e delle specie che necessitano di conservazione, dall’altro di perseguire la migliore fruibilità possibile dei siti in chiave turistica, il sostegno e la promozione di attività socioeconomiche legate alla presenza delle aree protette, l’attività agrosilvopastorale tradizionale e la ricerca scientifica. Di comune accordo con gli enti locali, sarà inoltre potenziato il ruolo del Giardino botanico di Pietra Corva quale Centro studi dell’Appennino settentrionale: mediante opportuni adeguamenti dei percorsi espositivi il Giardino potrà costituire il portale di accesso dei visitatori alla conoscenza degli ambienti, delle specie vegetali e animali, della geologia e della storia naturale del sistema montano appenninico tanto in chiave turistica, quanto sotto l’aspetto della didattica e della formazione.

Il riconoscimento del SIC della valle delle Torraie potrà rappresentare un valido contributo al recupero e alla valorizzazione del borgo di Rovaiolo vecchio, nel comune di Brallo di Pregola, come possibile punto di accesso alla riserva e come area di interesse turistico anche sotto il profilo storico.

Le due aree protette dovranno inoltre rappresentare una sorgente di programmazione e pianificazione per l’intero sistema ambientale dell’Oltrepò pavese, promuovendo la nascita di una rete integrata di siti attraverso il coordinamento con le altre realtà già attive sul territorio: la Riserva del Monte Alpe, gestita da ERSAF, e i parchi locali sovracomunali, la cui gestione è in capo ai Comuni stessi.

Mattia Tanzi

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