“Acciaio, sale e tabacchi”: la storia della zona Alfa

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Inaugurata la mostra dedicata all’area industriale tortonese oggi dismessa

TORTONA – Le zone industriali dismesse sono dei beni storici che meritano valorizzazione e per le quali occorre individuare efficaci destinazioni d’uso, magari in sinergia tra settore pubblico e realtà private, con consorzi ed enti no profit. E spesso sono gli eventi culturali ad accendere i riflettori su tali beni e fare scattare la riflessione per individuare il modo migliore di valorizzarli creando opportunità per la città. È quanto accaduto per la zona Dellepiane, con il recupero dell’antico cotonificio, avviato con le Giornate del Fai due anni fa e proseguito con alcuni eventi del Perosi Festival. Ora il ragionamento si estende alla zona Alfa, compresa tra la ferrovia, la vecchia circonvallazione e la strada per Castelnuovo Scrivia, così denominata dalle acciaierie che a inizio ’900 costituirono i prodromi dell’industrializzazione tortonese insieme al Dellepiane, che poi divennero depositi di tabacchi e di lavorazione del sale per conto dei monopoli di Stato, con all’interno i magazzini progettati dal grande architetto Pierluigi Nervi. Si comincia anche in questo caso da un evento culturale che racconta la storia di quella porzione di città collocata oltre la ferrovia. Questa volta si parte da una interessante mostra documentale che è stata inaugurata a Palazzo Guidobono il 22 febbraio e aperta fino al 31 marzo, in cui vengono sviluppate le diverse fasi storiche dell’area industriale, in relazione ai principali prodotti trattati dalle aziende che si sono alternate nel corso di un secolo. “Acciaio, sale e tabacchi” è il titolo della mostra che richiama i prodotti passati in quell’area e che è stata inaugurata dal sindaco Gianluca Bardone e dalla vicesindaco e assessore alla cultura Marcella Graziano e realizzata con il supporto di Armando Bergaglio per la parte di ricostruzione storica e di Roberto Gabatelli, tecnico comunale, per la realizzazione pratica.

Alla presentazione sono intervenuti anche Federica Stella, docente del Politecnico di Torino, esperta della vita e delle opere di Pierluigi Nervi, e Cesare Raviolo, storico dell’economia tortonese. La mostra racconta la storia dell’area dal 1907, tra immagini e documenti, con pannelli illustrativi e ricostruzioni, fino agli ultimi anni, tra splendore e decadenza delle strutture. Il percorso espositivo si conclude con l’analisi delle previsioni urbanistiche per la riqualificazione dell’area e la proiezione di un video del sito dismesso realizzato con attrezzature e strumentazioni innovative come i droni. È stato inoltre realizzato per l’occasione un plastico in 3D con la sezione dei capannoni del sale.

E così accanto alla storia, si sviluppa il fascino. Cercando una nuova destinazione d’uso che renda tali pregevoli architetture fruibili al pubblico.

“Siamo molto lieti di poter offrire a Palazzo Guidobono un’interessante mostra dedicata alla conoscenza della storia e della cultura della nostra città e in grado di approfondire interessanti aspetti della tradizione economica tortonese e di farci ammirare uno straordinario esempio di architettura industriale quali sono i capannoni progettati dall’ing. Pier Luigi Nervi”: queste le parole dell’assessore alla Cultura Marcella Graziano che ha rivolto un sentito ringraziamento alla proprietà e a tutti coloro che hanno contribuito all’allestimento, mettendo a disposizione materiale fotografico e documentale.

Purtroppo, oggi, la zona Alfa non è visitabile, per questo un grande merito va alla Delegazione FAI di Tortona che già nel 2007 le aveva dedicato le Giornate di Primavera, permettendo ai tortonesi di visitarla ancora una volta.

La mostra sarà aperta giovedì e venerdì dalle ore 16 alle 17, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 16 alle17. Per tutto il periodo espositivo si raccolgono eventuali contributi fotografici e documentali inediti, che potranno contribuire alla futura realizzazione di un catalogo dedicato alla storia di questa importante area industriale.

Stefano Brocchetti

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