Nel Tortonese più tumori rispetto alla media regionale

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Presentato in Comune lo studio epidemiologico realizzato tra il 1980 e il 2015

TORTONA – È del 5,7% più alta rispetto alla media della Regione Piemonte l’incidenza dei tumori sul territorio tortonese, così come sono in aumento le malattie di disagio psichico.

La frequenza di tumori come causa di mortalità ha superato le malattie cardiovascolari. Lo studio epidemiologico realizzato su proposta dell’associazione Franca Cassola Pasquali, finanziato dal Comune e curato dall’Asl, insieme a professionisti della ricerca ha riguardato la popolazione della città di Tortona nel periodo tra il 1980 e il 2015, anno in cui contava 27.280 abitanti.

I dati sono stati presentati la settimana scorsa durante un incontro pubblico al quale sono intervenuti il consigliere regionale Domenico Ravetti, l’assessore alla Salute del Comune di Tortona Maria Grazia Pacquola, il presidente dell’Osservatorio Ambientale comunale Carmelo Ciniglio, il biostatistico sanitario Gerardo Bonomo e il direttore Arpa Piemonte Sud Est Alberto Maffiotti. La ricerca ha considerato le cause di mortalità e di morbilità, utilizzando i dati delle schede Istat per le cause di morte, i dati delle schede di dimissione ospedaliera per le cause di malattia che hanno richiesto un ricovero, confrontando poi i risultati con la media regionale. Dopo la raccolta dei dati, è stata completata la fase di analisi e valutazione attraverso la statistica sanitaria affidata all’epidemiologo e statistico Gerardo Bonomo.

Tra le malattie più frequenti sul territorio indagato, risulta una differenza maggiore del 5,7% di tumori maligni e del 20,8% di disturbi psichici rispetto a quanto avviene nel resto della Regione. Fra gli uomini, le cause statisticamente più significative di morte sono i tumori al fegato, al pancreas, al polmone; per le cause di morbosità non mortale, soprattutto degenerative neurologiche, malattie cardiovascolari. Fra le donne invece le cause statisticamente più significative sono tumori del colonretto, pancreas e poi malattie cerebrovascolari e cirrosi epatica.

Il tumore della mammella è causa di morte con valori superiori rispetto al resto della Regione ma non statisticamente significativo.

L’analisi delle cause da ricovero ospedaliero, per entrambi i sessi, si nota un tasso significativo di bronchiti, enfisema, asma, broncopatie ostruttive, e anche ricoveri dovuti a tumore al polmone e alle vie aeree.

Analoghi risultati sono stati osservati nello studio epidemiologico effettuato sui comuni della limitrofa Bassa Valle Scrivia, condotto nel 2016 dagli stessi analisti. In particolare evidenzia una tendenza al rialzo del cancro al polmone, confrontando con il passato, quando le malattie più frequenti attaccavano l’apparato gastroenterico.

I fattori ambientali di inquinamento paiono pesare, ma secondo i dati forniti da Arpa risulta una tendenza costante alla diminuzione di concentrazione delle polveri e di alcuni gas inquinanti.

Lo studio non stabilisce una correlazione certa, ma i dati ambientali locali sicuramente possono influenzare la salute pubblica.

Il fatto che non sia stabilita una correlazione certa tra ambiente e incidenza delle malattie tumorali non significa che non sia un utile supporto; sia alla conoscenza, poiché i dati sono stati effettivamente raccolti statisticamente e resi pubblici, sia ai decisori in materia di politiche ambientali e sanitarie, per assumere provvedimenti per contrastare un rischio di malattia dimostrabile.

Stefano Brocchetti

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