La croce è strumento di salvezza e di speranza

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La Patronale di Tortona: il pontificale del Vescovo e gli eventi culturali

TORTONA – La città dall’11 al 13 maggio ha onorato la solennità di Santa Croce che, secondo un’antica tradizione, qui ricorre la seconda domenica di maggio. La festa è legata alla presenza di una preziosa reliquia della Croce di Gesù che per l’occasione è stata esposta sull’altare maggiore del Duomo. Lunedì 13 maggio il Vescovo ha presieduto il solenne pontificale, alle ore 18, in cattedrale, che ha visto la partecipazione del gonfalone comunale. Con lui hanno concelebrato il Vescovo Emerito di Isernia-Venafro Mons. Andrea Gemma, don Aurelio Fusi direttore provinciale della Provincia Religiosa Orionina italiana, il parroco e il vice della cattedrale, mons. Francesco Giorgi, i vicari episcopali e i sacerdoti diocesani. Ai fedeli che gremivano la chiesa, al sindaco Gianluca Bardone, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, alle autorità militari cittadine, Mons. Viola ha rivolto il suo saluto e il suo ringraziamento.

Nell’omelia ha sottolineato che la croce è l’unico vero antidoto ai “serpenti brucianti” che insidiavano il popolo di Israele al tempo di Mosè e che minacciano la vita degli uomini di oggi.

“I serpenti brucianti odierni – ha spiegato il Vescovo – sono i prodigi di una tecnica senza etica, la presunzione di pensare che tutto possa essere determinato da noi, il profitto come unico criterio dell’economia, delle nostre relazioni, dei mercati, l’invidia, la lussuria, l’avarizia e tutti i vizi capitali”. Dalla croce è possibile “ricevere vita e potenza d’amore” che “scaturisce dall’offerta di sacrificio di Cristo sulla croce e può raggiungerci con la forza dei sacramenti che abbiamo celebrato e che celebriamo”. “Il vero motivo della festa – ha concluso il Vescovo – è la Santa Croce a cui innalzare lo sguardo, sentendo che abbiamo bisogno di essere guariti nel cuore da questa potenza d’amore che è l’unico strumento per eliminare il veleno di morte che abbondantemente circola tra di noi”. “Per noi questa insigne reliquia è un dono prezioso al quale guardare per esprimere il bisogno di essere salvati”.

In serata, al Teatro Civico alle ore 21, è stato messo in scena lo spettacolo di teatro, musica e danza “Acca”. Durante l’evento, organizzato anche grazie al contributo della Fondazione CR Tortona e dell’Accademia di Brera e in collaborazione con il Gruppo 7, è stata presentata ufficialmente la mostra visitabile fino a giugno al Museo Diocesano, a cura del collettivo. In questi giorni, infatti, 6 studenti (Rachele Cerchia, Luca Rubegni, An-na Botticini, Isabella Lozzi, Laura Paja e Lorenzo Brivio) dell’Accademia di Brera si sono immersi nella vita culturale di Tortona. Ospitati per un’intera settimana in città, nei locali del seminario diocesano, per mettere la loro arte a disposizione dei giovani delle scuole tortonesi, gli studenti di Brera hanno realizzato un workshop conclusivo del laboratorio tenuto durante l’anno accademico da diversi docenti, tra cui Omar Galliani, una delle figure più rappresentative dell’arte contemporanea italiana.

Tre le aule che sono state allestite come dei veri e propri laboratori artistici all’interno del seminario gli artisti hanno sviluppato le opere a partire dai concept di Diego Boiocchi, artista a tutto tondo autore delle musiche dello spettacolo “Acca” e dei soggetti a cui si è ispirata la scenografia.

Daniela Catalano

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