La Casa di Accoglienza aiuta e sostiene i bisognosi

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Presentata durante l’assemblea la relazione del presidente Eugenio Presciutti

TORTONA – Si è svolta mercoledì 15 maggio, presso il seminario di Tortona, l’assemblea annuale della Casa di Accoglienza. Al tavolo dei relatori c’erano con il vescovo, Monsignor Vittorio Viola, il presidente Eugenio Presciutti, il sindaco Gianluca Bardone e il presidente della Fondazione CR Tortona Dante Davio. In platea siedevano il vice sindaco Marcella Graziano, autorità cittadine, rappresentanti di alcune associazioni di volontariato, il parroco del Duomo don Claudio Baldi, con il suo vice don Luca Ghiacci, don Roberto Lovazzano parroco del Sacro Cuore, don Carlo Curone e numerosi volontari della struttura.

Il primo momento della mattinata si è svolto nella Cappella del Seminario dove è stata celebrata la S. Messa officiata dal Vescovo, poi è seguita l’assemblea nel salone sottostante, durante la quale è stata illustrata la relazione morale ed economica dell’esercizio 2018.

L’assemblea si è aperta con l’intervento del sindaco Gianluca Bardone che ha espresso un caloroso ringraziamento per la missione svolta con impegno dalla Casa, dimostrazione “dell’importanza del volontariato e del senso di solidarietà che caratterizza la realtà cittadina”.

L’intervento successivo è stato quello di Dante Davio che si è unito ai ringraziamenti dell’amministrazione e, a nome di tutta la città, ha sottolineato l’ottimo lavoro dei volontari che sono un esempio ammirevole di sostegno e di aiuto alla comunità.

La parola è poi passata a Eugenio Presciutti che ha presentato la sua relazione annuale da cui sono emersi molti dati interessanti, tra cui il fatto che nel 2018 il numero di italiani che frequentano la Casa è passato al primo posto, superando gli stranieri di varie nazionalità. Il presidente ha poi ricordato gli eventi del trentennale, festeggiato lo scorso anno, e alcuni appuntamenti che hanno visto la Casa di Accoglienza protagonista, come la Colletta Alimentare di novembre che ha fruttato 103 tonnellate di cibo e la raccolta straordinaria promossa dalla COOP a settembre per il materiale scolastico che poi è stato donato in parti uguali alla Casa e al Gruppo di Volontariato Vincenziano per la distribuzione ai ragazzi bisognosi. Ha anche evidenziato la collaborazione con il Dormitorio, presso il quale hanno prestato servizio 7 volontari e con il Banco Alimentare di Novi per i pacchi di cibo e lodato l’impegno di tutti i volontari “nel cercare di donare dignità, per quanto possibile, a tutti quelli che si rivolgono alla Casa”.

Presciutti ha, infine, rivolto un pensiero alla volontaria Pinuccia Bonatti che si è ritirata per limiti di età e ad alcuni assistiti passati a miglior vita. A conclusione ha espresso un sentito ringraziamento “per il sostegno ricevuto” a Mons. Vescovo, ai parroci della città, al Comune di Tortona, alla Fondazione CRT per l’ospitalità e i contributi economici, al Banco Alimentare, alla Caritas Diocesana, al Gruppo di Volontariato Vincenziano, a enti, ditte e privati cittadini che con offerte in denaro, beni e gratuite prestazioni sono vicino alla Casa ogni giorno, a Giovanni Delponte che assicura i collegamenti mensili con il Banco Alimentare e soprattutto a tutti i 67 volontari che, ognuno nei propri preziosi ruoli per i quali si sentono più tagliati o ai quali sono stati destinati, hanno dato vitalità e continuità alla nostra associazione”.

Il Vescovo che ha chiuso l’assemblea ha prima di tutto avuto parole di elogio e di affetto per il presidente, mettendo in evidenza le virtù di “trasparenza, correttezza e rigore” che caratterizzano l’operato della Casa di Accoglienza e ha parlato di “sano orgoglio” per questa importante realtà cittadina. Ha poi rimarcato il “significativo il contributo da parte di tanti e l’armonia tra i vari gruppi parrocchiali segni importanti di come si debba crescere insieme come comunità”. Mons. Viola si è poi associato alla gratitudine del presidente verso quanti collaborano e verso i volontari che “sono una risorsa fondamentale”. “Per fare carità – ha aggiunto – occorre talvolta creatività, ma soprattutto dare attenzione alla persona”. E questo è proprio quello che la Casa di Accoglienza fa e continuerà a fare ogni giorno anche nel nuovo “esercizio di attività” del 2019.

Daniela Catalano

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