Don Enzo Boschetti Venerabile: il Pontefice ha firmato il decreto

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Primo passo per l’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione

 

PAVIA – Papa Francesco ha firmato, nella mattinata di mercoledì 12 giugno, il decreto riguardante le “virtù eroiche” di don Enzo Boschetti, sacerdote definito da tanti “di frontiera” e fondatore della Casa del Giovane.

La causa di beatificazione era stata avviata nel 2006. Don Enzo è diventato, dunque, “venerabile”: da questo momento in avanti è possibile procedere verso la beatificazione e la successiva canonizzazione dopo il riconoscimento e l’ufficializzazione da parte della Congregazione delle cause dei santi di almeno un miracolo, di qualsiasi genere, realizzato grazie alle azioni del candidato stesso.

Enzo Boschetti nacque il 19 novembre 1929 a Costa de’ Nobili, in provincia di Pavia. Figlio di autotrasportatori, visse una fanciullezza semplice in un piccolo borgo rurale negli anni precedenti la seconda Guerra Mondiale. Nell’adolescenza frequentò l’Azione Cattolica.

Alcuni ritiri spirituali tenuti a Villa Sacro Cuore di Triuggio (MI) fecero nascere in lui una generosa e sincera ricerca vocazionale che culminò nel 1949 con la fuga di Enzo da casa e l’ingresso nei Carmelitani Scalzi a Monza dopo aver letto l’autobiografia “Storia di un’anima” di Santa Teresa di Lisieux.

Scelse inizialmente la vocazione al sacerdozio ma fu invece orientato dai superiori a quella di consacrazione. Per sette anni Enzo, con il nome di fra’ Giuliano, visse nel Carmelo Teresiano come semplice frate.

Ma la sua vocazione era evidentemente un’altra, ovvero quella del sacerdozio alla frontiera e del servizio del Vangelo alla lettera. Iniziava da questi propositi la grande scommessa della Casa del Giovane, riconosciuta dalla Chiesa pavese nel 1992 (l’anno prima della morte di don Enzo), attraverso cui don Enzo riusciva ad avvicinare e ad essere di supporto alle fasce giovanili in difficoltà. Erano gli anni duri delle tossicodipendenze e delle droghe pesanti, dei giovani persi per strada e che occorreva al più presto prendere per mano.

Don Enzo morì a 63 anni, il 15 febbraio del 1993. La vitalità del suo messaggio e della sua figura è presente e concreta ancora oggi. Era conosciuto anche nella Diocesi di Tortona, in particolare nella zona del bronese, in quanto la sua comunità aveva una “casa” nella località di Vallescuropasso nel comune di Cigognola, dove alloggiavano alcuni ragazzi con problemi famigliari che tra l’altro frequentavano le scuole dell’obbligo a Broni.

 

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