Venerdì scorso l’inaugurazione in Sala PCesare Saccaggi a Garbagna: le ragioni di una mostra

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Venerdì scorso l’inaugurazione in Sala Polifunzionale

del progetto culturale promosso dal Comune e dalla Fondazione CRT

TORTONA – Cesare Sac-

caggi e la sua arte hanno coagulato un interesse crescente negli ultimi anni, che si è reso concreto in Tortona con due mostre monografiche, quella dello Studio d’Arte Gabbantichità nel 2000 e quella promossa dal Comune di Tortona in collaborazione con la Fondazione CR Tortona nel 2008-2009; tale interesse è stato definitivamente sancito, in contesti più ampi e articolati, dalla presenza di Saccaggi in mostre di respiro nazionale che hanno approfondito i temi del Liberty (Forlì 2014) e del simbolismo (Milano 2016). Saccaggi, dunque, non attende una consacrazione come artista, né una messa a punto di studi a livello scientifico che, in assenza di scoperte documentarie o iconografiche, può dirsi raggiunta dalle ricerche di Mauro Galli.

Quale, dunque, il senso di una mostra a Garbagna, in questo momento e con dipinti provenienti dalla collezione della Fondazione? Una prima ragione va cercata nelle opere stesse: compiute nell’esecuzione, indubbie nella qualità, in numero tale da costituire un’antologia dell’eclettismo narrativo e formale dell’artista, reso vitaminico da una felicità creativa inconsueta. Altra ragione si trova nella loro appartenenza a un corpus organico e non più destinato alla fruizione pubblica, da quando lo spazio espositivo della pinacoteca della Fondazione accoglie esclusivamente opere divisioniste: la sinergia tra attori istituzionali del territorio – la Fondazione appunto e l’amministrazione comunale di Garbagna – lo restituisce, per un tempo pur limitato, alla visione collettiva.

E ancora, questa mostra si colloca in successione ad eventi espositivi ben più consistenti e, senza pretese di esaustività, riesce ad offrire una lettura per modelli esemplari dell’opera dell’artista, proposta in spazi altri che sanno essere, a loro modo, assoluti. E anche adeguati ad essere spazi espositivi: la Sala Polifunzionale che ospita l’esposizione, infatti, ha un nuovo impianto di illuminazione museale dono della Fondazione CR Tortona. Ultima e non meno importante motivazione va cercata nel calendario: Saccaggi compie 151 anni, anzi centocinquanta più uno perché gli anniversari hanno una lunga eco. Conterraneo e coetaneo di Pellizza (entrambi erano nati nel 1868), durante lo scorso anno è stato celebrato insieme al pittore di Volpedo in un evento costruito su iniziativa del Liceo Peano di Tortona, insieme agli studenti, per essere offerto alla città. Pareva opportuna, a questo punto, anche una mostra che consentisse di ritrovarlo nei suoi percorsi eclettici e di rileggerlo, non senza meraviglia, nella sua pittura più preziosa.

Manuela Bonadeo

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