Santa Brigida di Svezia
La Chiesa il 23 luglio ricorda Santa Brigida, compatrona d’Europa.
Brigida nacque nel 1303 a Finsta, in Svezia, quando la Scandinavia era ancora cattolica. I suoi genitori appartenevano alla più alta nobiltà e si racconta che la madre, mentre era incinta di lei, durante un viaggio rischiò di annegare in un naufragio. La notte seguente udì la voce della Madonna che le diceva: “Sei stata salvata per il frutto che porti in seno. Nutrilo nell’amore di Dio”.
A dieci anni Brigida ebbe la prima visione mistica di Cristo e crescendo desiderava prendere il velo, ma suo padre le impose di sposare un giovane per ragioni politiche. Ebbe otto figli, quattro maschi e quattro femmine, fra cui la futura santa Caterina di Svezia. Fu sposa, madre e dama di corte felice per oltre vent’anni, finché il marito morì nel 1344 e lei decise di indossare l’abito di Terziaria Francescana, simbolo di povertà e penitenza.
Iniziò ad avere rivelazioni celesti che le giungevano in uno stato d’estasi e che al risveglio scriveva lei stessa oppure dettava al suo confessore, divenendo messaggera di Cristo verso il Papa e i prelati. Brigida che aveva una natura forte e volitiva, partì alla volta di Roma in occasione dell’anno santo del 1350 e non torno più indietro. Si stabilì nella casa di piazza Farnese, la adattò per i pellegrini che giungevano dai paesi scandinavi. Visse in modo molto austero, in totale povertà. Dovette mendicare spesso il pane mescolata agli altri poveri sugli scalini delle chiese di Roma.
Invisa a molti, lei non si lasciò mai scoraggiare dalle avversità. Una sera, si racconta che dei romani circondarono la sua casa per darle fuoco ma lei continuò a pregare e mentre recitava l’Ave Maris Stella i facinorosi si dispersero. In ringraziamento alla Vergine si stabilì che da quel giorno questo inno venisse cantato quotidianamente in comunità e ancora oggi nelle case brigidine di tutto il mondo, prima del Vespro, si intona l’inno latino Ave Maris Stella. La santa fondò un Ordine contemplativo femminile e maschile, l’Ordine del Santissimo Salvatore, approvato nel 1370 e poi spazzato via dalla Riforma protestante in Europa. Tornò poi a vivere grazie all’opera riformatrice di Maria Elisabetta Hesselblad, che lo ha rifondato nel XX secolo. Al centro della spiritualità della santa ci sono i misteri della Passione di Cristo e le glorie e i dolori di Maria. Brigida seppe cogliere ed evidenziare la centralità di Maria nella storia della salvezza, accanto a Cristo, secondo il piano salvifico di Dio. Un segno particolare di richiamo alla riparazione, caposaldo dell’ordine brigidino, è la corona portata sul capo con i simboli delle cinque piaghe del Signore.
In quella che fu la sua casa a piazza Farnese, dove oggi è la curia generalizia dell’Ordine, si possono ancora visitare le sue stanze.
Brigida vi morì il 23 luglio 1373. Fu canonizzata il 7 ottobre 1391. Nella Bolla di canonizzazione si riconosceva alla mistica svedese il carisma della profezia.
Daniela Catalano