Festa del grano San Pastore e del Pane Grosso di Tortona
Terza edizione dell’evento nato per tutelare i prodotti della tradizione
TORTONA – L’ondata di caldo africano ha “accompagnato” domenica 21 luglio la “Terza Festa del Ringraziamen-to del grano San Pastore e del Pane Grosso di Tortona” dove, per l’occasione, in piazza Gavino Lugano è stato allestito un Agrimercato straordinario di Campagna Amica che ha visto la partecipazione dei produttori di Campagna Amica e del Consorzio Nazionale Pro-duttori San Pastore per festeggiare il terzo compleanno del Pane Grosso di Tortona. Nei gazebo è stato possibile acquistare i prodotti 100% San Pastore mentre in Duomo è stata impartita dal parroco don Claudio Baldi, al termine della Messa, la benedizione su questo “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”. Al momento di riflessione e di festa ha partecipato anche il senatore Massimo Berutti.
Il Pane Grosso di Tortona è realizzato attraverso il recupero del frumento tenero San Pastore, il grano più diffuso in Italia e “ritrovato” dopo oltre sessant’anni, attraverso la panificazione con lievitazioni naturali, diventato una piacevole abitudine per i consumatori che possono trovare il pane non solo negli Agrimercati e nel Mercato Coperto di Campagna Amica ma anche in tante panetterie che hanno aderito al progetto. “Iniziative come questa rappresentano un’importante opportunità per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero Made in Italy – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – si tratta di un grano del territorio, fortemente legato alle tradizioni di questa terra. Un grano che è tornato ad essere apprezzato perché ne riteniamo importante la salvaguardia, perché la qualità trova il consenso dei consumatori che invece rifiutano produzioni che derivano da semi di organismi geneticamente modificati che rischiano di fare perdere la grande ricchezza della biodiversità con gravi perdite del patrimonio alimentare, culturale ed ambientale del Made in Italy”.
“Territorialmente da sempre al centro di un’area vocata alla coltivazione dei cereali il progetto sostiene e valorizza questa vocazione, che realizza un forte collegamento con la realtà agricola. Come Coldiretti riteniamo fondamentale salvaguardare un patrimonio genetico il più ampio possibile per affrontare le sfide future, per questo ci siamo assunti l’onere e l’onore di recuperare produzioni di frumento con caratteristiche genetiche che si stanno rivelando adatte alle nuove esigenze di coltivazione con elevati standard organolettici che rispondono alla domanda di buona e sana alimentazione”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.
L’iniziativa è proseguita in piazza Gavino Lugano con la raccolta firme #stopciboanonimo e la cucina dell’Agrichef di Campagna Amica Stefania Grandinetti che, nel rispetto della tradizione culinaria tortonese, ha proposto i maltagliati al sugo di verdure.