Nubifragio: presentato un “conto salato”

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I sindaci chiedono la calamità. La Comunità Montana istituisce un fondo

VOGHERA – La giornata del 21 ottobre sarà ricordata in Oltrepò pavese (e non solo) per i disagi e i danni causati dal violento nubifragio che ha messo in ginocchio numerosi comuni provocando straripamenti di torrenti e fossi che hanno allagato piazze, strade, case e cascinali. Come sempre accade dopo un evento calamitoso amministrazioni comunali, titolari di aziende e cittadini iniziano a calcolare i danni causati in termini di costi.

Intanto la Comunità montana ha deciso di tendere una mano ai comuni che sono stati danneggiati dal maltempo.

L’ente di Varzi guidato dal presidente Giovanni Palli ha valutato, a fronte di una analisi realizzata di concerto con le amministrazioni comunali, la necessità di rispondere concretamente e celermente per uscire dalla situazione di emergenza venutasi a creare nei territori coinvolti.

Sarà istituito un fondo dedicato alla risoluzione delle emergenze nei territori colpiti da tale evento atmosferico straordinario che ha creato danni e disservizi.

I sindaci dei comuni colpiti hanno chiesto lo stato di calamità e si sono già attivati con la procedura per la richiesta di risarcimento a Regione Lombardia. Secondo una prima stima ammontano a quasi 2 milioni di euro i danni causati a Rivanazzano Terme tra i paesi più colpiti dal nubifragio. Quelli alle strutture comunali ammontano a 500 mila euro, a cui si aggiungono 850 mila euro segnalati dai privati cittadini e 450 mila euro è il conto dei danni subiti da ditte a aziende agricole.

Sono 190 le richieste di risarcimento presentate al Comune: 150 dai privati e 40 da aziende e agricoltori.

A Godiasco i danni dei nubifragi ammontano a circa 400 mila euro: qui ci sono ancora strade invase da fango e frane mentre superano i 300 mila euro i danni del maltempo a  Retorbido: 100 mila euro i danni subiti dalle infrastrutture comunali.

Oltre alla pista ciclabile il maltempo ha causato problemi al plesso scolastico e all’asilo nido, al cimitero e a numerose strade. A questo si aggiungono i danni ai privati: soltanto l’azienda di materiali edili Tedesco ha subito danni per oltre 230 mila euro.

A Bagnaria invece, il giorno dopo il crollo della volta della chiesa di Livelli, il sindaco Mattia Franza lancia un appello per trovare i 200 mila euro necessari per la messa in sicurezza dell’edificio sacro di epoca cinquecentesca e ora dichiarato inagibile. Sono invece una settantina le richieste di risarcimento danni presentate dai cittadini vogheresi nella zona di strada Ferretta e via Sicilia.

Tra i Comuni più martoriati che hanno attivato la procedura ci sono anche Casteggio e Codevilla.

Mattia Tanzi

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