“Dona la spesa a chi è povero”

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Sabato 30 novembre la 23^ Giornata nazionale della Colletta alimentare. Noi siamo andati nella sede novese del Banco che si sta preparando alla raccolta

NOVI LIGURE – «Sono le nostre azioni a definire chi siamo»: con queste parole si apre lo spot che in questi giorni è su tutti i canali televisivi. Protagonista è l’attore romagnolo Paolo Cevoli, sponsor ufficiale della 23^ Giornata della Colletta alimentare, che si terrà in tutta Italia sabato 30 novembre.

Da ben 23 anni l’ultimo sabato di novembre rappresenta un giorno importante in cui, da nord a sud, centinaia di persone, di ogni nazionalità e di ogni appartenenza religiosa, diventano un unico grande esercito impegnato a raccogliere beni alimentari di prima necessità. Alla giornata collaborano anche l’Esercito Italiano, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, la Società San Vincenzo de’ Paoli e centinaia di altre organizzazioni caritative e sociali come i Lions e i Rotary. Alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, riso, pasta, olio, legumi, sughi e pelati e biscotti: ecco alcuni dei prodotti che si raccolgono in oltre 13.000 punti vendita della grande distribuzione. Nei mesi successivi saranno distribuiti a 7.569 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano più di 1.500.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 345.000 minori. Sono questi i numeri raccolti nelle 21 sedi della Fondazione Banco Alimentare, che quest’anno compie 30 anni. Nasceva, infatti, nel 1989 a Meda, in provincia di Milano, grazie alla collaborazione tra don Luigi Giussani e Danilo Fossati, patron della “Star”. Nel tempo si unirono altre regioni, tra cui il Piemonte. Lo scopo principale del Banco è il recupero e la distribuzione del cibo a chi vive in povertà, perché affrontare il problema della fame è il primo passo per ritrovare dignità e speranza e per sentirsi meno soli.

Una delle sedi si trova a Novi Ligure, presso l’ex “Caserma Giorgi”, dove ci siamo recati sabato scorso. Sergio Demicheli e Anna Campi, due volontari “storici”, attivi fin dagli anni ’90, quando questa realtà nasceva in città, ci hanno accolto proprio mentre stavano incontrando alcuni dei responsabili che saranno “sul campo” a coordinare le attività di raccolta. Nella sede tutto è pronto in attesa della Giornata. Gli addetti nei giorni precedenti distribuiscono il materiale ai responsabili dei gruppi che saranno nei vari negozi e nel magazzino si fa spazio per tutto quello che arriverà. Il 30 novembre i furgoni e i bilici, noleggiati per l’occasione e messi a disposizione dalle aziende, raccolgono le merci fino a tarda sera e le consegnano in sede, dove, il giorno dopo, si procede alla sistemazione in base al genere di appartenenza. La sede novese, che dal 2003 si chiama “Banco Alimentare della provincia di Alessandria e dell’Oltrepò Pavese”, riceve gli alimenti da Monferrato, Oltrepò, Novese, Alessandrino e Langhe, fino a Genova e Savona.

Sarà possibile sostenere la Colletta anche con un sms da inviare al numero 45582, attivo fino al 7 dicembre (il valore della donazione sarà di 2 euro per ogni sms inviato e di 5/10 euro per le chiamate da rete fissa).

«La Colletta Alimentare ci educa e testimonia a tutti che solo la gratuità, la solidarietà e il dono rendono realmente umana la convivenza civile e vincono l’indifferenza»: così Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare, spiega perché bisogna fare la spesa il 30 novembre.

Anche Papa Francesco, domenica scorsa, in occasione della Giornata del Povero, ha esortato ad andare incontro «a chi è più povero, impegnandoci a rafforzare la volontà di collaborare, affinché nessuno si senta privo della vicinanza e della solidarietà».

Daniela Catalano

(illustrazione di Maurizio Immovilli)

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