I giovani hanno ascoltato suor Carolina
Ospite a Tortona la religiosa che ha vissuto a fianco di don Pino Puglisi
TORTONA – «Una mattina speciale, perché abbiamo un’ospite speciale». Con queste parole don Cristiano Orezzi, responsabile della Pastorale giovanile diocesana, ha introdotto l’incontro di venerdì scorso presso il centro “Mater Dei” di Tortona. L’ospite in questione era suor Carolina Iavazzo, stretta collaboratrice di padre Pino Puglisi a Brancaccio e oggi attiva nella Locride, sempre a contatto con i giovani.
L’incontro era rivolto agli studenti. Hanno partecipato otto istituti, provenienti da Tortona, Voghera, Novi Ligure e Stradella.
Nel suo intervento Suor Carolina si è soffermata sugli anni passati a Palermo al fianco del sacerdote ucciso da Cosa Nostra. «Don Pino non era un prete antimafia, – ha subito chiarito – era un prete. Altrimenti facciamo delle categorie: preti antimafia e normali. Tutti i preti devono essere antimafia». Ha poi proseguito spiegando che «non era nemmeno un eroe. Siamo noi a crearci degli eroi quando non abbiamo voglia di impegnarci. Se lui ci è riuscito, possiamo farlo tutti».
Al termine dell’intervento, molte e pertinenti sono state le domande poste dagli studenti sulla vita di padre Puglisi. C’è stato spazio anche per alcune tavole rotonde tematiche, mirate a migliorare la conoscenza del pubblico su alcuni argomenti di attualità che riguardano le mafie.
I temi affrontati: ecomafie; infiltrazioni della ‘Ndrangheta nelle tifoserie; la stagione delle stragi; le donne e la mafia. Ha collaborato l’Osservatorio antimafia dell’Università di Pavia.
La mattina si è conclusa in santuario.
Pier Luigi Feltri