Piazza Fiume: rimossa la fontana della discordia

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TORTONA – Finalmente il biglietto da visita della città per chi proviene o raggiunge la stazione ferroviaria è diventato più decoroso. Non esiste più l’antiestetico parallelepipedo a cui era ormai ridotta, da quasi 15 anni, la base dell’ex fontana che sorgeva al centro di piazza Fiume.

Pochi mesi dopo la sua installazione, nel 2004, ai tempi della riqualificazione del Movicentro, il meccanismo che muoveva i giochi d’acqua all’interno delle grandi sfere che sormontavano la suddetta base, si era rotto, inducendo così a smontare gli elementi caratteristici della fontana e lasciandovi soltanto la vasca di base, presto ridotta a un poco decoroso ricettacolo di acque piovane, fogliame e incurie di ogni genere e vanificando i 40.000 euro di denaro pubblico spesi all’epoca.

L’amministrazione comunale ha deciso di intervenire per ripristinare un migliore decoro alla piazza, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Tortona, che ha erogato due disponibilità, la prima delle quali per 13.500 euro lo scorso autunno, con cui si è provveduto ad eseguire i lavori di rimozione dell’inservibile vasca e a rifare anche la pavimentazione in quel tratto di piazza, dove ora sorgono fioriere e la scritta con il nome della città e dove presto verrà installato un totem con le informazioni turistiche e sugli eventi.

Poco prima di Natale, l’ente di corso Leoniero ha erogato un ulteriore contributo di 4.800 euro per maggiori oneri sostenuti per lo smaltimento dei materiali di risulta, abbinandolo a un altro stanziamento pari a 35.000 euro per la parziale copertura dei costi per il progetto approvato dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte per la realizzazione del museo civico archeologico a Palazzo Guidobono.

«A nome dell’amministrazione comunale ringrazio la Fondazione – ha dichiarato il sindaco Federico Chiodi – che dimostra ancora una volta, la sua vicinanza alla città ed alle esigenze dei Tortonesi.

Da parte nostra ci impegniamo a fare in modo che questi investimenti a favore della città e del suo patrimonio abbiano una ricaduta positiva per il territorio».

Stefano Brocchetti

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