Il sostegno ai “corridoi umanitari”
La divisione fra le Chiese cristiane è uno scandalo ed è la conseguenza della durezza del cuore degli uomini.
Per questo c’è bisogno di pregare il Signore!
Tuttavia, i cristiani non possono rimanere insensibili ed inerti di fronte alle quasi quotidiane tragedie delle migrazioni, intraprese da una umanità dolorante e spesso innocente: dobbiamo essere testimoni dell’amore di Dio in un mondo che continua a costruire muri invece che ponti di fraternità e, quindi, di giustizia e di pace per tutti.
Come gesto concreto di fraternità, la Chiesa di Tortona, in accordo con la Chiesa Valdometodista di Alessandria e con la Chiesa Ortodossa Rumena di Tortona, ha ritenuto di promuovere, durante questa Settimana, oltre che in occasione della Celebrazione Ecumenica del 25 gennaio in Cattedrale, la conoscenza e il sostegno di un significativo progetto ecumenico, che vede l’impegno congiunto della FCEI – la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, della Tavola Valdese, della CEI –, della Conferenza Episcopale Italiana, della Caritas e della Comunità di Sant’Egidio.
Si tratta dei “corridoi umanitari” che sono il frutto di una testimonianza comune e di una collaborazione ecumenica fra cristiani di diverse confessioni che hanno scelto di unire le loro forze per un progetto – completamente autofinanziato – di alto profilo umanitario, che permette ai migranti, individuati tra soggetti particolarmente vulnerabili (bambini, anziani, malati, disabili, vittime di violenza), di intraprendere i “viaggi della speranza” per fuggire dai loro Paesi in guerra (soprattutto Siria, Libano, Etiopia) in modo sicuro e sotto il controllo delle autorità del Paese d’arrivo.
I costi di questa operazione sono a totale carico delle associazioni che lo hanno promosso.
Ecco perché la colletta della Settimana di Preghiera 2020 e della Celebrazione del 25 gennaio è destinata a sostenere tale progetto ecumenico e umanitario, quale apporto concreto dei cristiani alla pace e fratellanza tra i popoli.