Il futuro dell’ospedale riparte dalla Fisiatria
Segnali concreti di investimento per il nuovo polo medico
TORTONA – Dopo anni di promesse, dichiarazioni di intenti, delibere in attesa di attuazione, finalmente qualcosa di concreto si è mosso per dare un futuro all’ospedale e concretizzare quella vocazione alla lungodegenza che garantirà anche il mantenimento dei reparti essenziali, dopo anni di chiusure e ridimensionamenti.
La famigerata delibera del 2014, oltre al declassamento del Dipartimento Emergenza e Accettazione che comportò la chiusura di alcuni reparti e la riduzione di altri ad ambulatorio, prevedeva anche l’avvio del reparto di Fisiatria, nello specifico “riabilitazione funzionale di secondo livello”, in modo da creare un riferimento per l’intera Asl provinciale per questo genere di cure. Un modo per individuare una vocazione precisa al presidio sanitario e scongiurare ulteriori spoliazioni di servizi essenziali, ripensandolo su percorsi di degenza e riabilitazione. Qualcosa si è mosso, dopo la visita dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, a Tortona lo scorso dicembre. Venerdì scorso si sono chiusi i termini per le offerte da fare pervenire in seguito al bando emesso dalla Regione Piemonte per appaltare i lavori del nuovo reparto, con “interventi strutturali e impiantistici finalizzati alla creazione di un’area di riabilitazione di secondo livello” per un valore stimato in 1.250.129,03 euro più Iva.
L’appalto prevede 781.777 euro su opere edili, 237.368 per impianti elettrici e speciali e 230.982 per opere di impianto meccanico.
Martedì 28 gennaio è stata fissata l’apertura delle buste e a breve si conosceranno tempistiche e dettagli delle operazioni. Se questi sono segnali concreti di investimento sull’ospedale tortonese, dopo anni di costanti tagli, potrebbero nascere in futuro ulteriori opportunità, grazie alla collaborazione con i privati. La gestione della Fisiatria sarà pubblica, ma la Regione ha comunque deciso di aprire alle società ospedaliere private, valutando così la proposta arrivata dal Policlinico di Monza per riattivare i reparti di Cardiologia, Rianimazione e Oculistica all’ospedale di Tortona. Queste strutture lavorerebbero in convenzione con la Regione Piemonte e senza ulteriori spese per gli utenti, con lo scopo di puntare a un polo di eccellenza medica. L’attenzione a queste opportunità è molto alta, perchè essendo Tortona località di confine vi è un costante fenomeno di mobilità passiva di pazienti che scelgono di curarsi in Lombardia, con conseguente aggravio per le casse regionali. Tuttavia l’ipotesi del policlinico brianzolo, che già gestisce due strutture ad Alessandria, richiede un intervento politico ulteriore, poiché la delibera del 2014 non prevede per l’ospedale cittadino altri reparti che non siano quelli già attivi e la stessa Fisiatria.
Stefano Brocchetti