«Il patrimonio artistico religioso che abbiamo conservato»

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Come vengono utilizzati nella nostra Diocesi i contributi della CEI provenienti dall’8xmille alla Chiesa Cattolica? Ecco un resoconto delle risorse economiche che nel 2018 sono state destinate al restauro e al consolidamento statico degli edifici di culto

Tra le finalità principali dell’Ufficio diocesano Beni Culturali c’è quella di coadiuvare i parroci nella conservazione del patrimonio artistico ecclesiastico.

Il Codice di Diritto Canonico, al canone 1284 dichiara: “Tutti gli amministratori sono tenuti ad attendere alle loro funzioni con la diligenza di un buon padre di famiglia. Devono pertanto vigilare affinché i beni affidati alla loro cura in qualsiasi modo non vadano distrutti o subiscano danneggiamenti”.

Per impedire danni irreparabili, i parroci sono spesso costretti ad avventurarsi in complessi interventi di restauro, impegnativi anche dal punto di vista economico.

Attualmente quasi tutte le Parrocchie sono già in difficoltà per le spese di ordinaria manutenzione e la situazione diventa critica se si tratta di manutenzione straordinaria.

In questi casi è fondamentale l’aiuto della CEI grazie ai contributi annualmente destinati a ciascuna Diocesi italiana, provenienti dall’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Per questo l’Ufficio Beni Culturali, all’inizio dell’anno, intende rendere conto delle risorse economiche che, grazie a questa possibilità, sono state destinate al restauro e al consolidamento statico dei nostri edifici di culto.

Ogni anno le domande di contributo selezionate dalla Commissione diocesana di Arte Sacra sono inviate alla CEI entro il mese di novembre.

Tutte le pratiche, prima della loro approvazione, sono sottoposte a un processo di verifica da parte di una speciale commissione. È importante sapere che i contributi della CEI non coprono interamente la spesa, ma possono arrivare al massimo al 70% del costo preventivato ammissibile, per cui è fondamentale che i parroci, le comunità e anche i tecnici si attivino per tempo per avere a disposizione anche la parte mancante.

Le richieste presentate dall’Ufficio diocesano a novembre 2019 sono ancora in istruttoria; mentre per l’anno finanziario 2018 sono stati ammessi a contributo nove progetti di consolidamento su edifici di culto e sono stati concessi complessivamente 523.596 euro. Di seguito la suddivisione degli importi.

Parrocchia di Sant’Andrea, a Sasso di Grondona, consolidamento fondazionale: contributo di euro 58.504 a fronte di una spesa prevista di euro 83.578.

Parrocchia di San Lorenzo, a Cabella Ligure, restauro e risanamento conservativo della facciata: contributo di euro 35.009 a fronte di una spesa prevista di euro 50.013.

Parrocchia di San Vittore, a Borghetto Borbera, consolidamento statico e restauro del campanile: contributo di euro 65.650 a fronte di una spesa prevista di euro 101.084.

Chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Casasco

Parrocchia di Santo Stefano, a Casasco, lavori di restauro e consolidamento statico: contributo di euro 35.635, a fronte di una spesa prevista di euro 50.907.

Parrocchia dei Santi Nabore e Felice, a Stradella, restauro conservativo delle volte: contributo di euro 126.342, a fronte di una spesa prevista di euro 180.489.

Parrocchia di San Giorgio, a Donelasco di Santa Maria della Versa, consolidamento delle fondazioni della chiesa e della volta: contributo di euro 79.208 a fronte di una spesa di euro 113.155.

La facciata della parrocchia di San Lorenzo a Staghiglione

Parrocchia di San Lorenzo, a Staghiglione di Borgo Priolo, consolidamento fondazionale del coro: contributo di euro 40.655, a fronte di una spesa prevista di euro 58.078.

Parrocchia di Sant’Antonino, a Montalto Pavese, consolidamento delle coperture: contributo di euro 82.593 a fronte di una spesa prevista di euro 117.990.

Quello dei beni culturali è solo uno dei numerosi ambiti ai quali vengono destinate le risorse economiche che i cittadini devolvono alla Chiesa cattolica.

I ponteggi per il restauro all’interno della chiesa di Montalto Pavese

Nell’ottica di trasparenza e chiarezza che la CEI ha adottato per rendere pubblica la destinazione dell’8xmille, abbiamo fornito qualche informazione sull’utilizzo dei contributi CEI nella nostra Diocesi per interventi sui luoghi di culto. Chi volesse ulteriori informazioni può consultare la “Mappa 8xmille” dove è possibile scoprire tutti i progetti realizzati grazie ai fondi provenienti dal nostro sostegno economico alla Chiesa, non solo nell’ambito dei beni culturali, ma anche in quello della Carità, Clero, Edilizia di Culto e Pastorale.

Lelia Rozzo
responsabile Ufficio Beni Culturali Diocesi di Tortona

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