Piccoli borghi diventano delle officine creative

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È stato presentato il progetto europeo MaC Village

MONTESEGALE – Sviluppare approcci innovativi e collaborazioni tra industrie culturali-creative e imprese tradizionali dei territori rurali e dei piccoli borghi. Questo è l’obiettivo del progetto europeo MaC Village, acronimo di Make Creative Villages che punta a rendere i borghi creativi con l’avvio di nuovi processi di cooperazione.

Nel centro polifunzionale di Montesegale si è svolta la presentazione del progetto. Partito ad aprile 2019 e con una durata di 30 mesi, coinvolge partner tedeschi, italiani, austriaci, sloveni e ungheresi.

Il partner italiano è l’associazione “Borghi Autentici d’Italia”, mentre l’Unione dei Comuni Lombarda Borghi e Valli d’Oltrepò (Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Montesegale e Rocca Susella) è partner associato e area pilota di sperimentazione. Il progetto MaC Village, finanziato nell’ambito del Programma Interreg Central Europe 2014-2020, ha l’obiettivo di avviare, in particolare nei comuni pilota e più in generale in Oltrepò, iniziative innovative di collaborazione tra imprese operanti in ambito dell’agricoltura, agroindustria, turismo, servizi, manifatturiero e nelle industrie creative-culturali.

Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato rappresentanti di molti Comuni e diverse imprese sia tradizionali sia creative, sono stati illustrati gli o-biettivi e indicate le date dei 9 workshop (laboratori) in cui si incontreranno le imprese (da febbraio a settembre 2020 nei 4 Comuni dell’Unione). Alla base dei laboratori vi è il concetto di “innovazione frugale” (fare di più con meno), particolarmente idoneo in contesti con risorse limitate, come nel caso delle aree rurali. Nel suo intervento introduttivo, il sindaco di Montesegale, Carlo Ferrari, ha parlato di MaC Village come di «un’importante opportunità per il territorio e la comunità locale». Per Simone Taddei, dell’associazione “Borghi Autentici d’Italia”, oltre a permettere alle imprese aderenti di beneficiare della rete internazionale che il progetto porta con sé, esso può aiutare a creare contatti commerciali tra imprese dello stesso settore e quelle creative. Per i territori rurali, che spesso rischiano di restare al margine dei processi di innovazione a causa della loro lontananza dai centri urbani, le imprese culturali e creative possono giocare un ruolo di primaria importanza nella valorizzazione del tessuto produttivo locale e, più in generale, nella valorizzazione di un intero territorio.

Mattia Tanzi

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