Suor Maria Ortensia e suor Maria Caterina vittime del Coronavirus

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Ricoverate in ospedale 18 suore della Casa Madre di Don Orione

TORTONA – Venerdì 13 marzo è stata una giornata di grande preoccupazione e ansia per la Casa Madre delle Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orione: 18 religiose sono state ricoverate all’ospedale cittadino, mentre altre 22 sono state messe in quarantena presso un’altra struttura della congregazione in città.

In isolamento fiduciario a casa anche cinque persone asintomatiche che lavorano nella realtà orionina.

Un’altra religiosa è stata ricoverata lunedì 16 marzo all’ospedale di Novi Ligure. Nella giornata di domenica è poi deceduta suor Maria Caterina Cafasso, che aveva 82 anni ed era originaria di Fontanetto Po, in provincia di Vercelli.

Aveva 42 anni di professione religiosa e apparteneva alla Provincia “Mater Dei” che unisce Italia, Romania e Spagna.

Nella serata di lunedì 16 marzo è tornata alla Casa del Padre anche suor Maria Ortensia Turati, 88 anni (nella foto), superiora generale delle Piccole Suore dal 1993 al 2005. Madre Ortensia, al secolo Anna Turati, era nata il 26 luglio 1931 a Inverigo (Como) e aveva emesso la professione perpetua il 15 agosto 1966. Era stata Superiora nel Piccolo Cottolengo “Don Orione” di Genova.

Dal 1978 al 1987 Superiora provinciale in Cile e consigliera generale da 1987 a 1993. Dal 1993 al 2005 ha ricoperto il ruolo di Superiora generale delle Piccole Suore orionine. Nel corso del suo mandato ha dato continuità all’apertura missionaria in Costa d’Avorio e nelle Filippine e promosso la Delegazione in Madagascar.

È stata un autentico esempio della dedizione e dell’operosità delle figlie di San Luigi Orione.

Fedele al motto del fondatore, (“Fare del bene a tutti, fare del bene sempre, del male mai a nessuno”), suor Ortensia ha accolto, assistito e curato chiunque avesse bisogno. Dopo aver profuso il suo impegno come superiora generale, aveva esercitato il suo apostolato per alcuni anni presso la Casa di Riposo di San Sebastiano Curone, rendendola una moderna e accogliente struttura dove gli insegnamenti del santo sono messi in pratica ogni giorno.

Intraprendente, simpatica e socievole, era “innamorata” della Congregazione per cui ha speso tutta la sua vita. Lascia un ricordo indelebile in quanti l’hanno conosciuta e hanno lavorato con lei.

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