CORONAVIRUS – Il bollettino del 24 marzo
Riportiamo qui di seguito i dati di oggi relativi all’emergenza in corso.
- Provincia di Pavia: 1499 contagiati (+55)
- Provincia di Alessandria: 946 (+129)
I morti in Lombardia sono 402 in più rispetto a ieri (totali: 4178). Ieri erano stati 320, due giorni fa 361, tre giorni fa 546. Dopo due giorni di decrescita, torna quindi a salire il numero di decessi.
Sono invece in 37 coloro che non ce l’hanno fatta fra le persone positive al test del Coronavirus. I dati sono stati comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Il numero totale di deceduti in Piemonte è pari a 374, di cui 93 in provincia di Alessandria.
I dati a livello nazionale
- Attualmente positivi: 54030
- Guariti: 8326
- Deceduti: 6820
- Totale positivi: 69176
I nuovi decessi sono in totale 743; anche questo dato torna a crescere rispetto a ieri (602) e a due giorni fa (651).
Questa mattina il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli aveva tuttavia dichiarato in un’intervista a “La Repubblica” che “i numeri sono altri. L’epidemia va più veloce della nostra burocrazia”; e ancora: “i contagiati ufficiali a ieri sera erano 63 mila. Ma il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile”.
Durante la conferenza stampa di questa sera è tornato sul tema: “Si parlava dei possibili casi positivi asintomatici. Un discorso di carattere generale”.
Gallera: +110% posti in terapia intensiva
“La Regione Lombardia è riuscita ad aumentare del 110% i posto in terapia intensiva portandoli – da 724 – a 1500”. Lo ha sottolineato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
“Non è finita – ha aggiunto – perchè volgiamo continuare a garantire un’assistenza adeguata e ricoverare chi ne ha piu’ bisogno. Domani ne apriamo altri 5 a Legnano e, 5 al San Carlo e giovedì 16 al Policlinico e 10 al Niguarda”.
Continua anche il lavoro serrato per alleggerire gli ospedali più in difficoltà. Domani, infatti, sara’ operativo l’ospedale da campo di Crema dove lavoreranno 52 fra medici e infermieri cubani. Andranno invece al Papa Giovanni di Bergamo 30 medici russi inizialmente destinati a Sondalo. Sempre a Bergamo, in fiera, e’ in fase di allestimento un ospedale da campo realizzato dall’associazione nazionale Alpini della Lombardia.
“Stiamo lavorando anche sull’area di Brescia – ha aggiunto – e a tutto il personale va il nostro grazie. Qui sono 90 i posti letto ricavati, segno della grande capacita’ gestionale ed operativa, visto che anche l’ospedale di Orzinuovi e’ stato riadattato”.
Gallera ha sottolineato che “a Codogno, comune del lodigiano dove, un mese fa, ci sono stati i primi casi di coronavirus in Italia, oggi le persone positive sono 268, con zero contagi in piu’ rispetto a ieri”. Allo stesso tempo ha invitato a leggere con attenzione i dati odierni relativi alla provincia di Monza e Brianza perchè, molto probabilmente, oggi sono arrivati risultati di campioni di giorni precedenti.
Tronzano: task force per il post emergenza
L’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano ha dichiarato in Consiglio regionale che “stiamo iniziando a creare una task force per il dopo Coronavirus. Con noi, ne faranno parte le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti locali e altri soggetti che hanno a cuore il Piemonte. L’organismo sarà aperto ai suggerimenti di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione”.
“La nostra economia – ha aggiunto – deve sopravvivere. Dobbiamo mantenere in vita le nostre imprese, stiamo rivedendo il Piano di competitività alla luce dell’emergenza, e appena sarà pronto la Giunta lo metterà a disposizione del Consiglio regionale”.
Proseguono intanto i lavori al nuovo ospedale di Verduno. Dopo il sopralluogo effettuato questa mattina con il presidente Alberto Cirio, l’assessore Icardi ha dichiarato che “stiamo provvedendo alle nomine dei primari e dei responsabili sanitari. Abbiamo ricevuto la disponibilità di molti professionisti di primo piano, che sono già al lavoro. Anche per le apparecchiature siamo a buon punto. Apriremo con i primi 30 letti, implementando la struttura passo dopo passo. Ringraziamo tutti quelli che ci stanno dando una mano, dagli operatori sanitari, ai numerosi benefattori che stanno investendo impegno e risorse economiche per far fronte a questa comune battaglia contro il virus”.
Il Governo introduce nuove sanzioni
Oggi alle 14 si è riunito il Consiglio dei Ministri. Intorno alle 18 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è presentato in conferenza stampa per annunciare gli ultimi provvedimenti in merito all’emergenza COVID-19.
“Abbiamo regolamentato in modo lineare i rapporti tra gli interventi del Governo e le regioni. Lasciamo che i Presidenti delle regioni o delle province autonome possano adottare misure contenitive, se del caso, anche più restrittive.”
“Abbiamo introdotto una sanzione: il pagamento che va da 400 a 3000 euro. Alla contravvenzione attualmete prevista si sostituisce questa multa.”
“Voglio precisarlo: sono veramente soddisfatto e orgoglioso della reazione che tutti gli Italiani stanno avendo. Le Forze dell’Ordine stanno facendo un’attenta verifica, ma devo dire che la stragrande maggioranza dei cittadini si sta conformando a queste nuove regole che cimportano anche nuove abitudini di vita. Questo ci deve rendere particolarmente orgogliosi”.
Conte ha precisato inoltre che la bozza del DL che circolava dalla mattinata è stata superata. In particolare, ha smentito che il nuovo provvedimento durerà fino al 31 luglio 2020. Quel termine, ha chiarito Conte, era stato fissato il 31 gennaio con il primo provvedimento che aveva determinato lo Stato di Emergenza Nazionale.
“Ci auguriamo di allentare prima possibile la morsa di queste misure restrittive, anzi siamo fiduciosi che ben prima di quella scadenza che avevamo ipoteticamente fissato all’inizio si possa tornare alle nostre abitudini di vita, anzi: a un migliore stile di vita”.
Circolare chiarificatrice dal Viminale
È on line la circolare indirizzata ai prefetti con le indicazioni sulle ulteriori restrizioni finalizzate a ridurre il rischio di contagio tra la popolazione, con particolare riferimento allo svolgimento delle attività produttive e agli spostamenti fra territori comunali diversi. Può essere scaricata qui.
La circolare sottolina “il divieto per tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui attualmente si trovano e quindi di rientrare al proprio domicilio se in altro comune”.
“Resta in vigore l’effettuazione di spostamenti all’interno del medesimo comune solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.
“Rimangono consentiti i movimenti effettuati per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, che rivestano carattere di quotidianità o comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere”. “Rientrano, ad esempio, in tale casistica gli spostamenti per esigenze lavorative in mancanza, nel luogo di lavoro, di una dimora alternativa a quella abituale, o gli spostamenti per l’approvvigionamento di generi alimentari nel caso in cui il punto vendita più vicino o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di altro comune”.
La CEI dona 3 milioni
(SIR) – In risposta ad alcune delle tante situazioni di necessità, la Conferenza episcopale italiana – raccogliendo il suggerimento della Commissione episcopale per la carità e la salute – ha stanziato 3 milioni di euro provenienti dall’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. Il contributo raggiungerà la Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo di Torino, l’Azienda ospedaliera “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase, l’Associazione Oasi Maria Santissima di Troina e, soprattutto, l’Istituto Ospedaliero Poliambulanza di Brescia, che – in meno di un mese – ha mutato radicalmente l’organizzazione dell’Ospedale: gli interventi chirurgici, i ricoveri e tutte le attività ambulatoriali procrastinabili sono sospesi, come tutte le attività private. In questo modo, si sono liberate risorse umane, posti letto e attrezzature destinate completamente all’emergenza Coronavirus. Si tratta di 435 posti letto, di cui 68 di terapia intensiva e 70 di Osservazione Breve Intensiva in Pronto Soccorso. Prima dell’emergenza i posti letto di terapia intensiva erano 16.
Per sostenere le strutture sanitarie viene aperta, inoltre, una raccolta fondi. Chi intende contribuire può destinare la sua offerta – che sarà puntualmente rendicontata – al conto corrente bancario: IBAN: IT 11 A 02008 09431 00000 1646515 – intestato a: CEI – causale: SOSTEGNO SANITÀ
I benzinai verso la chiusura
Una nota congiunta di Faib, Fegica Figisc/Anisa annuncia che, a partire dalla notte di mercoledì 25 marzo, chiuderanno le aree di servizio autostradali riferibili ai loro associati. La note spiega anche come “a seguire chiuderanno gli altri della viabilità ordinaria”.
“In un Paese che – malgrado i limiti strutturali e l’assoluta drammaticità della situazione – cerca e spesso trova il modo per far scattare meccanismi di solidarietà, c’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone”.
Così le associazioni dei benzinai, che proseguono:
“Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio.
Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via,tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”.
“Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono. Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio”.
Notizie dai nostri territori: Tortonese
Poche decine di minuti fa è giunto l’aggiornamento del sindaco di Tortona, Federico Chiodi.
“Attualmente sono ricoverate 100 persone nell’ospedale di Tortona, di cui 44 i residenti a Tortona. Di questi, 10 sono in attesa del referto del tampone. Gli altri risultano tutti positivi”.
“Oggi ho dovuto prendere una decisione drastica. Visto il perdurare di una situazione problematica presso il corpo di Polizia Municipale di Tortona, in cui ci sono moltissimi agenti a casa in malattia (sono rimasti in 7 attualmente operativi), ho preso la difficile decisione di chiudere il servizio di Polizia Municipale: una decisione che, preciso, ho preso contro la volontà degli agenti rimasti in servizio. Tuttavia, vista la situazione molto grave, e visto che alcuni degli agenti in malattia hanno avuto sintomi e non hanno ancora effettuato il tampone, e dovrebbero rientrare dal periodo di convalescenza, senza che sapessimo se essi siano positivi o negativi al coronavirus, per tutelare la salute loro e quella dei colleghi ho deciso di sospendere l’attività di Polizia Municipale fino a prossimi provvedimenti. Posso assicurare ai concittadini che l’attività di Polizia continuerà ad essere effettuata dalle altre Forze dell’Ordine”.
Il sindaco ha chiuso il suo intervento con un aggiornamento sulle donazioni.
“Vi ho parlato ieri della cifra ieri delle donazioni. A questa mattina la cifra è nuovamente aumentata, allo stato attuale sono stati raccolti 1.028.974 euro, cui si andranno a sommare a breve il quantitavito raccolto con crowfunding da Lorenzo Palenzona e Edoardo Santoro, per un totale di 1.108.509 euro. Una cifra decisamente imponente. Devo ringraziare il gruppo e la famiglia Gavio che hanno dato un contributo importantissimo. Sappiamo che hanno già contribuito con 3 milioni di euro per la Regione Piemonte, e hanno deciso di investire un milione sulla loro città. Devo ringraziare anche tutti gli altri che hanno donato in base alle loro disponibilità, questa cifra ci da una forte responsabilità”.
Notizie dai nostri territori: Novese
Gian Paolo Cabella, sindaco di Novi Ligure, ha aggiornato i suoi concittadini con gli ultimi dati disponibili.
“Alle ore 13,30 di oggi, martedì 24 marzo, sono 946 le persone finora risultate positive al coronavirus in provincia di Alessandria. Alla stessa data i casi positivi riscontrati tra i residenti di Novi, comunicati dall’Unità di Crisi della Protezione Civile, sono purtroppo saliti a 24 (9 in più rispetto a ieri)”.
Oltre ai dati, il sindaco ha fornito inoltre alcune indicazioni.
“Dovrebbe essere oramai chiaro a tutti, in questo periodo di grande emergenza e di pericolo per la salute pubblica, che gli spostamenti, anche all’interno della nostra cittadina, sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Quindi, è certo possibile recarsi a fare la spesa di generi alimentari, ma solo nel rispetto della norma, e quindi per soddisfare un’esigenza necessaria.
La precisazione si è resa necessaria in quanto “risulta da alcune ‘denunce’, che c’è anche chi va più volte al giorno a fare la spesa, pur di uscire da casa. Se ne sono accorti gli stessi gestori delle strutture, analizzando la sera gli scontrini. Questi comportamenti sono illegali e gli Amministratori del Comune di Novi hanno dato indirizzo alla Polizia Municipale di intensificare i controlli fuori dalle strutture di vendita per scoprire e denunciare i clienti ‘seriali'”.
Cabella chiude con una precisazione:
“Faccio presente che l’Amministrazione sta predisponendo un elenco degli esercizi commerciali di generi alimentari e le attività di ristorazione che effettuano consegne, elenco che verrà al più presto messo a disposizione sul sito web del Comune. Anche questo per cercare di facilitare la vita in questi momenti difficili”.
Il sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone, scrive oggi che “il numero di cittadini segnalato alla data odierna è di 9. Ricordo che trattasi di persone sottoposte a provvedimento di isolamento domiciliare fiduciario con scadenza dello stesso”.
Ieri Carbone aveva anche reso noto che, stante il momento tragico che sta vivendo la città di Bergamo, in particolare per quanto concerne il numero di decessi, l’impianto di cremazione locale ha preso accordi con altre strutture analoghe per potersi occupare del notevole numero di salme. Fra questi, gli impianti di Acqui Terme e di Serravalle. A questo proposito, il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha inviato a Carbone una lettera a nome di tutta la città di Bergamo (clicca qui per leggerla), in cui ringrazia la Comunità di Serravalle e la società di gestione del tempio crematorio di Via Gambarato per l’encomiabile collaborazione e la vicinanza dimostrata in un così tragico momento. Carbone ha risposto a Gori manifestando la vicinanza e il cordoglio di tutti i Serravallesi.
Notizie dai nostri territori: Oltrepò
A Voghera sono 120 i pazienti ricoverati. Lo riposta il TG regionale, che precisa anche come siano stati triplicati i posti normalmente disponibili in terapia intensiva. I contagiati in città, secondo gli ultimi dati disponibili, sono circa 160.
Il sindaco di Voghera Carlo Barbieri rende noti ulteriori provvedimenti adotatti in merito ai pagamenti.
“Tre provvedimenti sono stati adottati da Asm V&S, in accordo con Comune e Asm Spa, per agevolare i vogheresi che devono pagare le utenze in un momento di grande emergenza.
- Per le bollette che già sono state spedite con scadenza dal 19/3 al 31/3 vengono concessi 60 giorni di ulteriore tempo (fino al 31/5) per il pagamento senza alcuna mora e senza alcun sollecito.
- Per le bollette in scadenza dal 1 aprile al 6 maggio il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 30 giugno senza l’applicazione di alcun interesse di mora e alcun sollecito.
- Le future bollette che devono ancora essere emesse avranno una scadenza prorogata di 90 giorni anziché i canonici 45 giorni
- Sono i primi provvedimenti presi e non è escluso ne verranno decisi altri in base allo svilupparsi della situazione a sostegno dei cittadini.”.
Anche Lorenzo Vigo, sindaco di Casteggio (dove i casi accertati sono 23), ha pubblicato un aggiornamento pochi minuti fa.
“Gli uffici comunali restano chiusi al pubblico ma mantengono la loro attività in smart working, via mail o telefono. Continua il servizio presenziale per i Servizi Sociali, lo Stato Civile (solo pratiche urgenti) e per la Polizia Locale. Ringrazio tutti i dipendenti del Comune di Casteggio per la massima disponibilità dimostrata in questo momento difficile”.
Vigo informa inoltre che è stata prorogata la sosta gratuita nei parcheggi comunali. È poi in stampa un volantino con indicazioni su spesa a domicilio, farmaci a domicilio e numeri utili. Verrà distribuito in negozi, edicole e farmacie. Le stesse informazioni utili verranno affisse sui totem e sui tabelloni elettorali posizionati in paese.
“Il nostro paese”, ha aggiunto il sindaco, “sta pagando un prezzo altissimo in questa emergenza. Abbiamo tutti il dovere di fare la nostra parte affinché gli sforzi immensi dei sanitari non siano vani. Atteniamoci alle regole e interpretiamole sempre nel modo più stringente possibile”.