«Senza la passione il dolore non ha senso»

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La riflessione quaresimale e la domenica delle Palme

TORTONA – Con la catechesi sul brano evangelico della risurrezione di Lazzaro è proseguito il cammino quaresimale del mercoledì sera che è stato seguito sul web da numerosi fedeli in tutta la diocesi e non solo. Come ha affermato Mons. Viola all’inizio della sua riflessione sapere di essere insieme, anche se virtualmente, “fa bene”.

Il miracolo che racconta Giovanni nel suo vangelo è l’ultimo segno che Gesù compie prima dell’ingresso a Gerusalemme e dichiara che la morte di Lazzaro è per la gloria di Dio.

Questa è la visione nuova che nessuno dei suoi comprende. Quando ordina di spostare la pietra del sepolcro il suo tono è “indignato” e perentorio. Nel grido «Lazzaro vieni fuori!» si compiono le parole «Io sono la risurrezione e la vita». A noi spetta il compito di «rotolare via la pietra del sepolcro di Lazzaro e farci investire dal tanfo di morte che è il nostro peccato per poi lasciarci inebriare dalla risurrezione di Cristo». La domenica delle Palme la Messa è stata celebrata nella cattedrale vuota e dopo la lettura della Passione secondo Matteo, Padre Vittorio nell’omelia ha ribadito come la missione di Gesù sia quella di caricarsi del peccato del mondo e «portarlo dentro la fornace ardente che è la Trinità perché diventi combustibile dell’amore di Dio per noi». «Senza la passione – ha aggiunto – il nostro dolore non ha senso. Noi abbiamo bisogno della Pasqua perché rappresenta il nostro passaggio dalla morte alla vita».

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