Il “mercato del novese” per ritrovare il dialetto
Un’idea della compagnia dei “Matt’Attori”
NOVI LIGURE – In questi giorni sta destando curiosità l’iniziativa, ancora in fase di elaborazione, della compagnia teatrale novese “I Matt’Attori” di uscire settimanalmente su Facebook con una pagina dedicata alla città di Novi e alla novesità.
La compagnia teatrale nasce ufficialmente nel giugno 2007 da un’idea e da una buona dose di incoscienza di un gruppo di collaboratori della parrocchia di San Pietro, desiderosi di festeggiare in modo originale i 20 anni di attività della Casa del Giovane parrocchiale.
“I Matt’Attori” propongono al loro pubblico le tradizioni e il dialetto novese, guidati dalla passione per il teatro e dalla voglia di divertirsi e di divertire. Questa nuova idea è nata, molto semplicemente, dalla voglia di continuare a rimanere vicini al loro pubblico.
Visto che in questo periodo non è possibile farlo in teatro, hanno provato a inventarsi un modo alternativo per continuare a “parlare” il dialetto e provare a strappare qualche sorriso. «Vedere piazza XX Settembre vuota ogni settimana, ha portato a pensare – ha detto il presidente Valeria Spada – di animare i giovedì. Abbiamo unito le due cose ed è nato “Il mercato del novese”!
Il mercato è da sempre il luogo dove la gente si incontra, scambia quattro chiacchiere, idee, consigli, suggerimenti… spesso in dialetto.
E questo è quello che vorremmo fare: un libero scambio di tradizioni, battute e dialetto.
Non c’è un vero e proprio programma di argomenti: daremo libero spazio alle idee. E non solo alle nostre! Sarebbe bello se anche chi ci segue (in teatro o sui social) proponesse qualcosa!».
Non è obbligatorio, infatti, conoscere il dialetto: con “novese” si intende non solo la lingua, ma anche il territorio. Quindi c’è spazio per tutti.
L’appuntamento è per ogni giovedì sulla pagina Facebook, dove sarà facilmente riconoscibile il “logo” o “immagine simbolo di copertina” ideato da Fabio Barbirato. La speranza dei “Matt’Attori” è di poter davvero rivedere al più presto al mercato (quello vero) o meglio ancora in teatro il loro pubblico.
Vittorio Daghino