La difesa contro il virus si chiama “Armadillo”

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Ieri sera su Rai 1 il software creato da Simone Dore

VILLAROMAGNANO – Chi ieri sera si è sintonizzato su Rai 1 in seconda serata o su SkyTg24 ha conosciuto Simone Dore, il giovane amministratore delegato di Nexim, un’azienda di telecomunicazioni nata tre anni fa e con licenza ministeriale pari a Telecom Italia, con sede a Milano e un data center a Tortona.

Nexim è specializzata nella progettazione, sviluppo e fornitura di sistemi di connettività, cyber-security e ha una divisione che si occupa di intelligenza artificiale e sistemi di calcolo.

Da quando si è sposato Simone vive a Villaromagnano, sulle colline tra Tortona e Novi Ligure, paese originario della moglie.

In questi giorni di quarantena forzata, ha dovuto affrontare in famiglia la perdita del nonno della moglie, Armando, di 89 anni, a causa del Coronavirus e la paura del contagio di suo suocero e di suo figlio. Proprio quella paura ha portato l’imprenditore a fare la cosa che gli riesce meglio, cioè programmare. Dopo cinque giorni di lavoro, in modalità smart, ha realizzato “Armadillo”, un software che usa l’intelligenza artificiale per analizzare i dati delle radiografie toraciche, facilmente realizzabili, a differenza dei tamponi. “Armadillo Scan” ha la capacità di analizzare grandi quantità di dati e permette di riconoscere le patologie sulla base anche di quanto già osservato in passato.

In questo modo è possibile realizzare una specie di primo screening, da verificare in un secondo tempo con l’apposito tampone.

Il risultato del sistema, già brevettato, in maniera gratuita, dà un’affidabilità vicina al 99%. Nexim mette a disposizione gratuitamente “Armadillo”, insieme al data center, per aiutare i medici a combattere il nemico invisibile. Al software è stata abbinata una App che può essere scaricata facilmente e consente di tracciare i focolai e memorizzare i movimenti di chi la scarica per poi utilizzarli nel caso in cui quella persona si riveli positiva al virus.

«Tutti i dati – spiega Simone – sono sotto controllo e non permettono la schedatura dei dati personali, violando la privacy. Sono raccolti solo gli spostamenti dei soggetti e contribuisce a creare la patente di immunità digitale».

«L’app e il software – ribadisce l’imprenditore – sono completamente gratuiti e disponibili fino a quando ce ne sarà necessità e allo stesso modo lo sono i relativi aggiornamenti». Nexim, infatti, «è un’azienda open ed è quindi aperta a interagire con altri soggetti tecnologici per ampliare la conoscenza e la funzionalità».

È curioso anche il nome scelto. L’armadillo è un animale che ha una corazza che lo protegge come vuole il software con le persone e ricorda anche il nonno scomparso che si chiamava Armando e che Simone ha voluto ricordare in questo modo.

Daniela Catalano

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