Anche il terremoto

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Come se non bastasse la preoccupazione per l’emergenza sanitaria, nei giorni scorsi ci si è messo pure il terremoto che, in diverse riprese, ha seminato paura tra la gente della nostra diocesi. Per fortuna senza vittime e danni. Domenica 19 aprile alle 11.53 una scossa di magnitudo 3,7, ad una profondità di 32 chilometri, ha avuto come epicentro la frazione Piotta di Montalto Pavese. Il 16 aprile, alle 11.45, altro evento sismico con epicentro a Cerignale, di magnitudo 4 e il giorno prima la terra ha tremato con epicentro a Ferriere, entrambi in provincia di Piacenza. Sono stati avvertiti in tutta la provincia di Pavia e nell’Oltrepò pavese, ma pure in Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. L’ultima scossa, di magnitudo 2,1, martedì sera a Mornico Losana.

Dobbiamo aspettarci terremoti forti, i nostri paesi sono a rischio? Domande che abbiamo girato a Roberto Nascimbene, capo Dipartimento Costruzioni ed Infrastrutture di Eucentre di Pavia, Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica. «Entrambe le zone sono classificate a bassa pericolosità, secondo la mappa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – spiega l’ingegnere – però il fenomeno nel piacentino si è verificato in un territorio con una certa storicità, mentre quello del pavese sembra rimandare a un solo caso risalente al 9 ottobre 1828. Eventi sismici di questo tipo non sono affatto infrequenti in Italia. Nel 2019 si sono verificati 16.584 terremoti di varia intensità.

Il nostro è un Paese sismico. La ricerca scientifica non è in grado di prevedere il momento e il luogo esatti del prossimo terremoto. L’unica previsione possibile è di tipo statistico». Possiamo dormire sonni tranquilli? «Sicuramente la popolazione della nostra zona deve tenere ben presente che la comunità scientifica è costantemente al lavoro per monitorare il territorio e il Dipartimento di Protezione Civile ha procedure efficienti per gestire un’eventuale emergenza».

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