«Salvare il commercio cancellando le tasse»

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Le richieste dei negozianti ai sindaci del Tortonese

TORTONA – Rinvio delle scadenze fiscali per le tasse comunali, possibilità di usufruire del suolo pubblico esterno senza oneri aggiuntivi e agevolazioni per i canoni di affitto: queste sono le principali richieste del commercio nei confronti dei Comuni per affrontare la ripresa delle attività dopo l’emergenza sanitaria non ancora conclusa.

È stata l’Unione Commercianti a scrivere a tutti i sindaci del Tortonese, chiedendo aiuto per le criticità del tessuto imprenditoriale e commerciale e dichiarandosi disponibile a progettare il futuro lavorativo.

«La sola strada percorribile per salvare da una fine pressoché certa le imprese del commercio dei nostri paesi è quella di cancellare definitivamente le imposte locali, come la Tari e la tassa sull’occupazione di suolo pubblico e tutte le imposte di competenza comunale per l’intero anno 2020», hanno spiegato il presidente Unicom Orlando De Luca e il direttore Gianni Mutti.

«Chiediamo alle amministrazioni comunali un gesto di forte collaborazione – ha aggiunto De Luca – per un immediato segnale di sollievo. Anche ridurre le spese di soli 100 euro in questo momento è importante.

Noi vogliamo pensare a una strategia futura per riproporci come punto di riferimento turistico e commerciale».

Le proposte sono in sostanza tre: riduzione dell’Imu e pagamento rateizzato nel 2021 per i proprietari di locali a uso commerciale o per servizi, che praticano la riduzione del 30% del canone di affitto per il periodo da marzo a dicembre di quest’anno; spostamento della Tari al 2021 con pagamento rateale; occupazione libera di suolo pubblico per ogni attività commerciale per le vendite esterne. Il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha preso in considerazione queste richieste e il tema è stato posto all’ordine del giorno della giunta comunale. Nel frattempo è allo studio l’ampliamento a tutta la città dell’esenzione della Tosap che finora era prevista solo per le attività con dehor sulla zona a traffico limitato; si pensa anche ad agevolazioni a livello burocratico per le aree all’aperto di bar e ristoranti.

Per la Tari la questione si fa più complicata perché per legge tutti i costi di raccolta e smaltimento vanno inseriti in tariffa, per cui si potrebbe pensare una rimodulazione delle aliquote per le diverse categorie cercando di favorire quelle che in questi mesi non hanno lavorato. Il CSR, il consorzio per la raccolta rifiuti, dovrà capire come garantire la copertura dei costi. Per l’aliquota Imu eventuali riduzioni si potranno valutare solo se ci saranno interventi da parte di Regione e Stato per offrire agevolazioni a-gli enti locali.

Stefano Brocchetti

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