“The Terror”, tra storia e mistero

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Questa settimana ci concentriamo su una serie disponibile su “Prime Video”, la nota piattaforma streaming di “Amazon”: “The Terror”, imponente e ambiziosa, firmata da David Kajganich e Soo Hugh, basata sull’omonimo romanzo di Dan Simmons. Siamo nel 1845 e due navi della Marina britannica, la “Erebus” e la “Terror”, stanno tentando una spedizione pericolosa: affrontare i territori ostili e inesplorati dell’Artico alla ricerca di una rotta per attraversare il passaggio a nord-ovest. Con ben 129 uomini a bordo delle due imbarcazioni, sotto il comando di un veterano delle spedizioni artiche alla sua ultima impresa, Sir John Franklin, le due navi restano intrappolate tra i ghiacci e non saranno più ritrovate fino al 2014, quando il rottame della prima sarà rinvenuto al largo dell’isola di King William. La base è storica ma qui viene sorvolata da un alone di mistero. Lo spettatore è immerso in un clima di tensione crescente ed è quasi ipnotizzato grazie a un’incredibile ricostruzione visiva. Cosa sia accaduto realmente alla spedizione è stato a lungo indagato e discusso, quel che è certo è che i marinai dell’equipaggio dovettero affrontare una disperata lotta per la sopravvivenza in uno dei luoghi più inospitali del pianeta. Ogni volta che la telecamera si allontana per mostrarci le due navi intrappolate e circondate dal nulla in ogni direzione, non si può non essere assaliti da un senso di angoscia. È un’immagine potente che evoca il dramma dell’isolamento e delle sue conseguenze, dalla fame alle malattie, alle altre difficoltà dovute al clima avverso. Ma senza dubbio l’elemento di forza sta nella cura messa nella costruzione visiva, dalla fotografia ai costumi, fino ad arrivare alle magnifiche scenografie. Con una nave riproposta a grandezza naturale sulla base dei progetti originali. La sceneggiatura della serie è quanto di più realistico sia mai stato visto in una produzione televisiva e trasmette con effetto la sensazione di cruda realtà di quanto stiamo vedendo.

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