La Madonna della Salute sarà salvata

Alla cappelletta ci pensa la “Compagnia dell’Edicola”

TORTONA – L’emergenza Coronavirus li ha solo “messi in pausa”, ma le loro idee su come rimettere in sesto l’edicola della Madonna della Salute hanno continuato a circolare all’interno del gruppo Facebook “Compagnia dell’Edicola”. Danneggiata dai teppisti la scorsa estate, la cappelletta di strada Paghisano è una delle tante espressioni di arte sacra che sta a cuore ai componenti delle “Edicole Sacre del Tortonese”, sodalizio nato sui social che poi ha organizzato passeggiate alla scoperta di piccoli edifici di culto del territorio. «Una volta constatata l’entità del danno, non potevamo stare con le mani in mano – ha spiegato il salese Luciano Ferrario, portavoce del gruppo – è così nata una pagina collaterale all’esperienza di svago delle “Edicolate” o a quella degli “Edicolanti in trasferta”. Scopo della “Compagnia dell’Edicola” è trovare persone che mettano a disposizione le proprie competenze per restaurare la cappelletta, che è pubblica. Finora all’appello hanno risposto due architetti, che si stanno occupando delle pratiche comunali, poi ci sono fornitori di materiali, un marmista, cuoche che sfameranno i volontari durante i lavori e chi ha fatto un’offerta per aiutarci».

Nel frattempo, grazie all’idea di Luciana Taverna, tra i fondatori delle “Edicole Sacre del Tortonese” e di Pia Camagna, presidente dell’associazione “Enrico Cucchi”, è stato avviato un progetto che si trasformerà in un “percorso di memoria” per le vittime del Covid e uno strumento per ringraziare i sanitari che si prodigano per debellare il virus: «Luciana e Pia hanno coinvolto il nostro gruppo – prosegue Ferrario – e ottenuto, grazie al prezioso sostegno di don Pietro Sacchi, l’autorizzazione da parte del consiglio direttivo dell’ospedale a proseguire e a collocare l’edicola all’esterno del nosocomio tortonese».

Alessandra Dellacà