«La bella umanità di don Giacomo»

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Domenica 28 giugno il vescovo ha presieduto la funzione in suffragio del parroco di Torrazza Coste

TORRAZZA COSTE – Sul sagrato della chiesa parrocchiale di san Carlo Borromeo, domenica 28 giugno, alle ore 11, il vescovo, Mons. Vittorio Viola, ha presieduto la Messa in suffragio di don Giacomo Buscaglia, deceduto il 12 marzo scorso a causa del Coronavirus e sepolto nella cappella funebre dei sacerdoti nel cimitero del paese. Hanno concelebrato con lui don Marino Neri, nato a Torrazza e appartenente al clero della diocesi di Pavia e don Mauro Stabellini alla presenza del diacono Enrico Noè e dei ragazzi dell’oratorio. Don Giacomo era nato a Zavattarello il 12 febbraio 1938, figlio del segretario comunale Roberto che, durante la seconda guerra mondiale, fu brutalmente ucciso il 28 dicembre 1944 da assassini mai condannati, ma perdonati dal figlio. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1961 e inviato prima a Sale, poi come vice parroco a Voghera nella chiesa di san Rocco, dove fu anche assistente spirituale degli Scout e infine parroco a Torremenapace. Dal 13 maggio del 1990 era stato nominato alla guida delle parrocchie di Torrazza Coste, Pragate e sant’Antonino. All’inizio della funzione il diacono Noè ha ricordato il cammino delle comunità in questi difficili mesi della pandemia.

Nell’omelia il vescovo ha delineato «i tratti della sua bella umanità». «Don Giacomo con il suo ministero – ha detto Padre Vittorio – è stato una presenza del Signore: ha spezzato il pane, ha perdonato i peccati e ha donato la grazia del battesimo. Lui ha messo a servizio dei suoi fedeli la sua accoglienza, il suo sorriso, la sua umiltà. Aveva il desiderio di mostrare la bellezza dei tanti doni delle sue comunità. Era orgoglioso dei suoi ragazzi e la sua gioia era vederli appassionati nella sistemazione del loro Oratorio, un luogo prezioso di condivisione».

«Era un uomo buono e la certezza di fede di saperlo vivo in Cristo – ha concluso il vescovo – ci permette di sentire la partecipazione ancor più piena di don Giacomo attorno all’altare. Per questo vogliamo ringraziare il Signore per il dono del suo ministero e custodirlo con gratitudine e impegno».

Anche il sindaco, Ermanno Pruzzi, con parole affettuose, ha ricordato come il parroco «ha regalato gli anni migliori del suo sacerdozio, dedicandosi con cuore ai suoi parrocchiani», partecipando sempre a tutte le iniziative e dimostrando grande sensibilità per gli anziani, gli ammalati e i bambini. Commovente è stato il ricordo dei giovani del gruppo “Oratoriamo”, i quali hanno letto delle testimonianze su momenti di gioia e di allegria, ricordando i tanti consigli che don Giacomo dispensava.

La piazza, adeguata alle prescrizioni richieste, era gremita di fedeli che hanno voluto dimostrare tutto il loro affetto.

Giancarlo Bertelegni

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