Scuole “da rifare”. Ma i soldi ci sono?

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Mancano meno di 2 mesi al ritorno tra i banchi: dirigenti, Comuni e Provincia sono al lavoro per garantire agli studenti lezioni in presenza e in sicurezza, in una corsa contro il tempo

TORTONA

Le nuove norme sul distanziamento degli alunni e sulla creazioni di classi meno numerose potrebbero modificare la mappa dell’edilizia scolastica anche a Tortona: tuttavia, rispetto alle prime stime, il fabbisogno di ulteriori spazi da parte dei comprensivi cittadini sembra essere meno pressante, anche considerando l’eventualità di svolgere buona parte dell’attività didattica in presenza e non a distanza. Nelle settimane recenti si sono svolti vari incontri con le rappresentanze degli istituti comprensivi e con i tecnici del Comune, il sindaco Federico Chiodi e gli assessori competenti e la situazione non è particolarmente emergenziale, al netto di alcuni lavori che comunque dovranno essere eseguiti. All’“Istituto Comprensivo Tortona A”, l’edificio che richiede minori interventi è lo “Scolastico” di corso Romita, dove sarà possibile recuperare le aule necessarie utilizzando diversamente alcuni spazi, fra cui l’attuale mensa dei dipendenti comunali al piano terra, che dovrà a sua volta trovare nuova collocazione; al “Luca Valenziano” mancano 4 aule che potrebbero venire recuperate convertendo i locali utilizzati come laboratori e l’aula magna. Alla “Rodari” in viale Einaudi sono in corso interventi per unire alcune stanze e ricavare aule più ampie: la principale criticità riguarda il distaccamento delle scuole medie in viale De Gasperi, dove si stanno studiando soluzioni per un ampliamento anche solo temporaneo della struttura. Più problematica la situazione al “Tortona B”: per le elementari ora in via Bidone potrebbe essere possibile recuperare spazi al primo piano della struttura, così come nell’edificio di piazzale Mossi; per le medie “Patri”, nell’ex università in via Bonavoglia, mancano aule e non si esclude il trasferimento di alcune classi in altre sedi in via di individuazione. In caso di necessità, il Comune potrebbe prendere in considerazione gli edifici pubblici come alcuni locali all’ex Tribunale.

«Come soluzione tampone sarebbe efficace, anche se per il futuro pensiamo ad altre destinazioni d’uso per quell’edificio. – sottolinea il sindaco Federico Chiodi – Diversi privati hanno messo a disposizione alcuni spazi, dall’ex Asl in via Galilei, ad alcuni locali al “Mater Dei”, ma valuteremo la necessità poiché l’uso comporterebbe il pagamento di un canone di affitto». «Dal bando governativo la cifra a disposizione del Comune di Tortona per i lavori di adeguamento degli edifici di sua proprietà è di 110.000 euro, comunque limitata rispetto al potenziale fabbisogno: nel frattempo ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che ha offerto un contributo di 35.000 euro per avviare i lavori», conclude il sindaco.

L’istituto “Marconi”

Per le scuole superiori come l’istituto “Marconi” e il liceo “Peano” la competenza è provinciale e le esigenze sono differenti: per il primo non ci sono grossi problemi di spazi e il dirigente scolastico Guido Rosso conferma che «per le classi del primo biennio non ci saranno problemi per lo svolgimento dell’attività in presenza: per le classi intermedie ed alcune quinte, in caso di ritorno dell’emergenza, valutiamo un piano B di lezioni in parte in presenza e in parte a distanza, ma in condizioni normali non avremo problemi ad adattare i nostri spazi. Per la sede “Carbone” potrebbe servire un’aula in più per una classe di Ragioneria: stiamo valutando con la Provincia». Più complicata la situazione del secondo cioè del liceo “Peano” dove gli iscritti complessivi comportano la creazione di tre ulteriori classi, in spazi peraltro già piuttosto ristretti.

Stefano Brocchetti

NOVI LIGURE

A Novi Ligure sono giorni di riunioni che vedono in prima linea Comune e scuole in vista della riapertura delle attività didattiche a settembre.

Il liceo “Amaldi”

Anche al Liceo “Amaldi” dove il dirigente Michele Maranzana fa notare che «le certezze (poche) sono note: occorre portare a scuola tutti i bambini e i ragazzi che hanno diritto a frequentarla, garantire il tempo scuola ad essi normalmente assegnato e la qualità della didattica, garantire un uguale accesso al diritto allo studio. A tutto ciò, si accosta tuttavia un ultimo elemento, che muta completamente i termini della questione: la necessità che il rientro avvenga in condizioni tali da assicurare la prevenzione e il contenimento del contagio da Covid-19, secondo le indicazioni apposite fornite alla scuola dal Comitato Tecnico-Scientifico».

Ne consegue la riorganizzazione della disposizione interna dei banchi nelle aule, ma anche nei laboratori, nelle aule magne; la necessità di evitare gli assembramenti nelle aree comuni, di valorizzare gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per attività didattiche; gli accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell’edificio scolastico.

«L’“Amaldi” – fa notare il preside – sta procedendo a una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi e tempi didattici in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale, con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, con classi al completo (specie le prime e le quinte) oppure con momenti di didattica a distanza a turno solo per piccoli gruppi, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con l’Ente locale. Dobbiamo affrontare, come moltissime altre scuole nel nostro Paese, problemi strutturali e contestuali la cui soluzione difficilmente potrà essere raggiunta nell’arco dei circa quarantacinque giorni che ci separano dalla riapertura».

Analoghe valutazioni sono state espresse da Silvia Bersano, dirigente dell’“Istituto Comprensivo 2”, distribuito sui Comuni di Novi Ligure, Pasturana, Basaluzzo e Fresonara, con 10 plessi: 4 di scuola dell’Infanzia, 4 di scuola Primaria e 2 di scuola Secondaria Inferiore. Anche qui tanti incontri e tanto lavoro. «Per la scuola dell’infanzia – spiega il dirigente – garantiremo un servizio per tutti gli anni, magari attraverso la riduzione dell’orario scolastico, limitandolo solo al tempo anti meridiano senza il servizio mensa che darebbe troppi problemi di gestione degli spazi comuni. Per la primaria e le medie ci sarà una leggera riduzione del tempo scuola, in quanto alcune classi dovranno essere smembrate. A Novi ci sarà assoluta uniformità tra i vari istituti cosicché tutti gli alunni della città potranno essere trattati allo stesso modo. In tutti i plessi di mia competenza è grande la collaborazione dei Comuni».

Piero Ponte

VOGHERA

Anche in Oltrepò, i vari istituti sono alle prese con le nuove norme che dovranno regolare il rientro degli studenti a settembre.

Il Comune di Voghera sta lavorando in tal senso e, grazie ai 160 mila euro stanziati dal Ministero dell’Istruzione, i plessi “Pertini” e “Dante” saranno oggetto di interventi di adeguamento alle nuove disposizioni. «Ci sono tanti problemi da risolvere – fa notare il sindaco Carlo Barbieri – e siamo impegnati su diversi cantieri. Da parte nostra c’è la volontà di arrivare preparati a settembre».

Scuola media “Plana”

Della cifra messa a disposizione per Voghera, 130 mila euro serviranno per lavori strutturali, mentre i restanti 30 mila saranno impiegati per l’acquisto di nuovi arredi, in quanto in certe scuole i banchi doppi non potranno più essere utilizzati. L’intervento più complesso riguarderà la scuola media “Pascoli” dove è previsto il recupero dell’ex alloggio del custode con la realizzazione di tre nuove aule. Abbattimenti in vista anche alla primaria “Leonardo da Vinci” e alla scuola media “Plana” dove sarà sistemato il laboratorio di scienze per ricavarne anche qui una nuova aula.

«Abbiamo svolto alcune ricognizioni nelle strutture – spiega l’assessore all’istruzione Martina Fariseo – cercando di risolvere il problema principale che è quello di aumentare gli spazi a disposizione».

Spostandoci a Stradella, all’Istituto “Faravelli” servono tre nuove aule tra i plessi di Stradella e Broni. «A Stradella – chiarisce il dirigente Roberto Olivieri – sarà suddivisa l’aula di disegno per ottenerne due di circa 70 metri quadrati, mentre allo Scientifico di Broni si interverrà sulla biblioteca. Le lezioni saranno tutte in presenza, senza turni o suddivisioni e le aule già pronte sono state organizzate in modo da poter garantire a tutti il metro di distanza. L’orario per tutte le classi è confermato dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, senza rientri al pomeriggio».

Alla primaria di Stradella non ci saranno problemi per il rientro degli alunni, mentre alle medie il comune interverrà nel seminterrato dove verranno sistemate le aule per garantire a tutti gli studenti la partecipazione in totale sicurezza alle lezioni.

Marco Rezzani

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