«Ciò che Conte è per il Paese così Marfi è per Voghera»

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VOGHERA – Continuano le nostre interviste di approfondimento ai big della politica locale sulle elezioni amministrative di Voghera.

Cristian Romaniello, deputato del Movimento 5 Stelle, lancia la candidatura a sindaco di Antonio Marfi.

Perché il Movimento 5 Stelle correrà da solo alle comunali di Voghera?

«La decisione di correre soli dipende da ciò che il gruppo ritiene giusto per Voghera, una città che ha bisogno di essere amministrata da una classe politica portatrice di un progetto condiviso e nel quale si rispecchiano tutti i candidati della lista. Il M5S correrà da solo perché è la forza politica adatta a reagire alle pessime politiche del Centrodestra di questi 20 anni.

Una forza politica che porta con sé una visione per la città, non interessi personali o ricerca di profitto politico. Negli ultimi anni le coalizioni che hanno amministrato la città hanno sempre litigato, si sono spaccate e sono rimaste insieme solo per motivazioni di partito, non per il bene della città».

Antonio Marfi sarà il vostro candidato sindaco: può essere la persona giusta per guidare Voghera?

«Come Conte lo è per il Paese, così Marfi lo è per Voghera. Antonio è uno stimato professionista, le sue qualità professionali, umane e la sua passione per la politica cittadina sono ampiamente riconosciute. Ha una eccellente conoscenza della città, delle sue problematiche e potenzialità, conosce la macchina comunale perché è già stato amministratore locale come consigliere comunale. Il programma è innovativo e la lista è composta da persone preparate e motivate. Non vedo persona più adatta per una Voghera ambiziosa, che chiede molto di più».

Quali sono i problemi reali di Voghera?

«Lei ha ben presenti le condizioni in cui si trova: le amministrazioni di Centrodestra a cosa hanno pensato, a parte a tenere le mani sulla città? Oggi Voghera è spenta e degradata. La cementificazione selvaggia e la costruzione dei centri commerciali ha svuotato il centro cittadino, che fatica a rianimarsi.

Mancano offerte culturali di qualità e manca una visione che porti Voghera ad essere la “Porta dell’Oltrepò pavese”. Inoltre, manca trasparenza nelle azioni amministrative di chi ha governato fino ad oggi. C’è il grande tema di Asm e di Asm Vendita e Servizi, dove il potere politico sta danneggiando un patrimonio cittadino fatto di professionalità e maestranze eccellenti, e sta gravemente minando la fiducia dei cittadini verso l’Azienda. Mancano i motivi per puntare e investire sul territorio».

Ci illustri alcuni progetti o idee per Voghera.

«Sono tre i pilastri principali: la persona, lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente. La persona: con i propri bisogni, le relazioni umane, la famiglia, il lavoro e il tempo libero. I cittadini devono trovare nella città tutte le risorse e gli strumenti per autodeterminarsi.

Abbiamo in programma un centro di aggregazione giovanile presso l’ex caserma, perché i giovani sono la risorsa più importante. Sostegno alle fasce deboli con la creazione di un centro diurno dove le associazioni di volontariato potranno insieme sostenere le persone in difficoltà. Lo sviluppo economico: un tema importante e per questo abbiamo concentrato il lavoro sull’importante idea di “Voghera porta dell’Oltrepò”. Vogliamo istituire un ufficio specifico per il recepimento delle risorse economiche derivanti dai finanziamenti europei. Vogliamo formare ed, eventualmente, assumere una figura professionale specifica con alta qualificazione, che conosca l’inglese e che diventi una sorta di “agente di rete”. Lavorando in sinergia con altri collaboratori comunali per strutturare i bandi utili per l’idea che abbiamo di Voghera e dell’Oltrepò. Vogliamo che questa figura sia messa in rete con gli altri comuni del territorio dell’Oltrepò, a partire dai comuni confinanti, per costruire una cabina di regia sovracomunale, e lavorare veramente alla creazione di un Oltrepò unito e determinato a crescere e a creare eccellenza e ricchezza.

Abbiamo il potenziale di un territorio unico e meraviglioso, dobbiamo avere il coraggio di farlo crescere tutti insieme. Enogastronomia, viabilità dolce, ricettività alberghiera, eventi culturali e legati allo sport; sono gli ingredienti per una grande rivoluzione socioculturale e turistica del nostro territorio.
Per sviluppo economico penso anche alla valorizzazione della formazione cittadina. Avvicinare sempre di più scuola e lavoro.
Le eccellenti aziende del nostro territorio devono diventare un punto riferimento saldo per i giovani studenti che si apprestano ad entrare nel modo del lavoro. Una grande mano la daremo ai piccoli e medi commercianti. Valorizzando lo strumento del “distretto del commercio” tramite la ricerca di fondi per rendere il centro storico più attraente, investendo sul decoro e su un nuovo arredo urbano. La tutela dell’ambiente: interventi di riqualificazione urbana, investimenti in mobilità sostenibile, creazione di un bosco urbano. Per prima cosa verrà riqualificata piazza San Bovo e la porteremo allo splendore che merita, intervenendo anche sul problema della sicurezza».

Perché la città da vent’anni è governata dal Centrodestra?

«Il Centrodestra ha vinto perché ha nascosto bene la propria inconsistenza. Alle ultime elezioni, nel 2015, la coalizione era composta da tantissime liste civetta che hanno raccolto voti. Ora non c’è più una guida che faceva da collante per gli interessi di partito. Oggi sia il Centrodestra sia il gruppo di Centro sono poco credibili».   

Mattia Tanzi

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