Ancora polemiche sul mercato in centro
NOVI LIGURE – Molti cittadini novesi ma soprattutto molti commercianti di piazza XX Settembre stavano già assaporando l’idea di vedere ritornare il tradizionale mercato del giovedì nella sua sede storica. La scorsa settimana, però, in un incontro con le associazioni di categoria, l’amministrazione comunale ha ribadito la volontà di mantenere la collocazione all’interno del piazzale dell’ex caserma “Giorgi”, probabilmente non solo fino alla fine del mese di luglio ma anche fino a tutto l’autunno. Solo se dopo il 31 luglio saranno apportate modifiche alla normativa per il contenimento dell’epidemia di Covid-19, con un allentamento delle prescrizioni dettate ai Comuni per la tutela della salute pubblica, il mercato potrà tornare a svolgersi in piazza XX Settembre con alcune modifiche, non sostanziali, degli spazi. Nel caso, invece, più probabile, che a livello governativo vi sia un prolungamento delle prescrizioni, la sede rimarrà la caserma Giorgi, con la creazione di una nuova area per il settore alimentare, interna al cortile e non più sugli spazi a lato dello stesso.
«Molto probabilmente – ha confermato l’assessore al Commercio Giuseppe Dolcino – non si potrà pensare a effettuare spostamenti prima del 31 ottobre, perché non si prevedono misure meno restrittive.
Torneremo sicuramente in piazza XX Settembre, ma solo quando sarà garantita la massima sicurezza per operatori e cittadini. In ogni caso le decisioni saranno prese in accordo con la “Consulta per il commercio, artigianato e agricoltura” che è al lavoro per assicurare le condizioni di compatibilità ambientale».
In tutto questo alternarsi di notizie, però, si inserisce con prepotenza la protesta proprio della consulta comunale per il commercio che in questo caso non sarebbe stata interpellata come previsto dal regolamento, mettendo così in discussione la sua stessa funzione.
L’amministrazione comunale per il momento non ha replicato a queste lamentele ma ha solo precisato che gli uffici comunali, insieme alla Consulta, stanno lavorando per assicurare, oltre alle norme di igiene, sicurezza e compatibilità ambientale, anche quelle attinenti la circolazione stradale che deve essere mantenuta fluida e sicura, ritenendo infondate le ipotesi di in- dividuazione di altre aree mercatali che al momento non risultano attuabili.
Davide Daghino