Il Pronto Soccorso è tornato in funzione
TORTONA – La scadenza del primo agosto è stata rispettata e da sabato scorso è tornato in funzione il Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino, dopo cinque mesi di chiusura, nel periodo in cui il nosocomio è stato destinato solo alla cura dei pazienti malati di Covid di tutto il Piemonte. Per gli altri reparti il ritorno alla normalità è già avvenuto da circa un mese, da quando cioè l’emergenza è diminuita e non era più necessario un intero ospedale dedicato al trattamento del Coronavirus. Tra fine giugno e inizio luglio sono tornati operativi i reparti di Ortopedia, Chirurgia, Medicina generale e gli ambulatori, ma occorreva ancora tempo per riorganizzare il Pronto Soccorso, siccome all’Asl alessandrina mancavano medici specializzati nel settore e la stessa azienda sanitaria ha dovuto attivarsi mediante chiamate a gettone di specialisti da realtà private. Con la ripresa dell’attività sono stati inseriti sei medici in organico per coprire i due posti di ruolo, dopo che nei mesi scorsi dei cinque medici operativi a Tortona era rimasto solo uno, tra pensionamenti e richieste di trasferimento ad altre Asl. Il Pronto Soccorso era stato chiuso nella notte tra il 2 e il 3 marzo scorsi, quando fu trovato il primo paziente piemontese affetto da Covid, che avrebbe contratto la malattia durante un concerto a Lodi. La scelta, a posteriori, si può definire felice, perché ha impedito che il virus si diffondesse in modo incontrollato, in ospedale e in città, considerando anche la scarsità di protezioni allora disponibili. L’attuale organizzazione ha preso a funzionare con un’area pre-triage da cui vengono smistati con percorsi differenti i pazienti che possono avere sintomi riconducubili a Covid e quelli affetti da altri disturbi o patologie. Alla riapertura del Pronto Soccorso era presente anche il sindaco Federico Chiodi, che sta continuando il dialogo avviato con Asl e Regione per il corretto funzionamento dei servizi e il potenziamento della struttura ospedaliera cittadina. La raccomandazione rivolta all’utenza, da parte del personale medico, è quella di recarsi in ospedale solo in caso di effettiva necessità non risolvibile con la medicina di base e non per problemi generici, in modo da evitare un’eccessiva concentrazione di persone e ridurre i rischi di contagio da virus.
Stefano Brocchetti