Il card. Angelo Bagnasco alla Madonna della Guardia

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TORTONA – La festa della Madonna della Guardia 2020 passerà alla storia a causa dell’emergenza sanitaria che ha costretto a ridimensionare il programma delle manifestazioni e ha fatto sospendere la tradizionale processione fino alla cattedrale. Sicuramente, però, è emerso il vero senso della solennità che è la preghiera.

A predicare la novena sono stati alle ore 17 l’orionino don Roberto Luciano vocazionista della provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” e alle ore 21 Mons. Pio Tamburrino arcivescovo emerito di Foggia-Bovino.

Sabato 22 agosto, alle ore 16.30, si è svolta la cerimonia di benedizione dei malati presso le opere di carità orionine della città (Centro “Mater Dei”, Piccolo Cottolengo, e Casa Madre delle Piccole Suore  Missionarie della Carità) e alle ore 18 il rettore del santuario don Renzo Vanoi ha benedetto tutta la popolazione con il Santissimo Sacramento dall’alto della torre che domina Tortona. Venerdì 28 agosto, come tradizione, alle ore 23 il vescovo diocesano Mons. Viola ha celebrato la Messa della vigilia, seguita dal “Caffè di don Orione”.

La giornata di sabato 29 ha visto giungere al santuario numerosi fedeli devoti per partecipare alle funzioni e per elevare la preghiera personale. Al mattino don Tarcisio Vieira, superiore generale della congregazione, ha ricordato i giubilei sacerdotali e religiosi nella funzione mattutina e alle ore 10.30  la Messa dell’Apparizione è stata presieduta dal Card. Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, che nell’omelia ha invocato Maria chiedendo che doni ai suoi figli «uno sguardo limpido e penetrante e il gusto della verità».

«La verità – ha concluso il porporato – è un dono e un compito, porta il nome e il volto di Gesù».

Nel pomeriggio il vescovo Mons. Vittorio Viola ha officiato la celebrazione che avrebbe dovuto precedere la processione.

Quest’anno i fedeli sono sempre rimasti in santuario, alcuni sul sagrato e altri in cripta, e tutti, alla fine della Messa pomeridiana, hanno ricevuto la benedizione eucaristica impartita sul sagrato della chiesa. Al termine il superiore generale, don Vieira, ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai presenti sottolineando che pur non potendo abbracciarsi e stringersi la mano, tutti hanno sperimentato come la preghiera, senza distrazioni, sia stata più raccolta e corale.

A Maria sono salite le lodi e le invocazioni affinché “la sua potente guardia amorosa” protegga tutti i figli e accolga le loro invocazioni, portandole al figlio Gesù, per intercessione di san Luigi Orione.

Le ultime due funzioni serali, affidate al vicario episcopale don Maurizio Ceriani e al rettore don Vanoi, hanno concluso la giornata.

Fabio Mogni

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