«Stiamo lavorando senza sosta per il bene degli studenti»

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Torniamo a parlare del problema della riapertura delle scuole. Oggi vi presentiamo il caso dell’Istituto Comprensivo “Bassa Valle Scrivia”, diretto da una dirigente che ci sta mettendo testa e cuore per accogliere gli alunni in sicurezza. E non è l’unica

Ha trascorso tutta l’estate con la sua squadra di insegnanti e personale amministrativo a far conti per cercare di organizzare al meglio la ripresa scolastica e, fino a qualche giorno fa, la si poteva trovare in qualche classe a spostare banchi e armadi. Simonetta Cimento (nella foto), dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Bassa Valle Scrivia”, in realtà non si è mai fermata dallo scorso 21 marzo, affrontando passo dopo passo, insieme a quella che lei ama definire «la sua bella famiglia», tutte le criticità legate alla necessità di garantire una formazione scolastica adeguata, nonostante l’emergenza sanitaria. Dopo aver riaperto gli uffici per i suoi assistenti a giugno, in modo graduale, contingentato e a turno, la preside (che ha preso ufficialmente servizio a Castelnuovo Scrivia il 1° settembre di un anno fa) ha messo a punto un piano di lavoro che contempla tutti i momenti della giornata scolastica per gli oltre 1.000 alunni dislocati nei tredici plessi da lei diretti, a loro volta distribuiti nei comuni di Castelnuovo Scrivia, Pontecurone, Sale, Alluvioni Piovera, Isola Sant’Antonio e Molino dei Torti.

Professoressa Cimento, quello che sta vivendo è uno sforzo organizzativo notevole.

«Non sono sola: tutte le amministrazioni comunali hanno aiutato e continuano a collaborare con me e il mio staff per risolvere insieme le moltissime problematiche legate alle incognite che porta con sé quest’inizio d’anno scolastico. Grazie a una piattaforma della Regione Piemonte che, con l’inserimento delle misure delle aule permetteva di ottenere i dati sulla massima capienza in relazione alla normativa vigente di distanziamento, è stato possibile strutturare gli spazi e pensare al flusso degli studenti in ingresso e in uscita da scuola. A Castelnuovo, per esempio, ci sono aule piuttosto piccole, ma ne abbiamo molte: sdoppiando alcune classi e con l’“organico Covid” riesco a risolvere il problema. C’è poi il discorso legato al pre-scuola e dopo-scuola, alle mense e al trasporto scuolabus: tanti tasselli che devono collimare. Ringrazio gli amministratori, tutti i miei docenti e il personale che hanno lavorato anche ad agosto: ce la stiamo mettendo tutta per garantire agli studenti la sicurezza in un clima il più possibile disteso».

Ha parlato di personale. Qual è la situazione a pochi giorni dal rientro in classe?

«È questo un punto debole. La settimana scorsa mi hanno comunicato che è in arrivo l’“organico Covid”: mi rincuora, ma lo scorso 31 agosto ho perso, poiché in scadenza di contratto, tutta la mia super efficiente segreteria. Mi è venuto a mancare questo importante supporto nel momento più delicato. Da buona matematica, posso però dirle che ogni problema ha una sua soluzione, a volte più di una. Io cerco la migliore, quella che dia equilibrio a tutti».

C’è un paese, Molino dei Torti, che a causa delle misure Covid, resterà senza la pluriclasse alla scuola primaria.

«È stato il risultato del calcolo della capienza per aula ad obbligarla a lasciare gli spazi fisici della scuola di Molino dei Torti, ma questa pluriclasse continuerà a esistere. Ho avvisato fin da subito le famiglie, convocandole più volte e proponendo loro più di un’alternativa per ovviare a una decisione dettata dalle misure anti Covid. L’augurio è che, una volta terminata l’emergenza, la pluriclasse torni a Molino: è questa un’esperienza didattica molto faticosa per gli insegnanti, ma altrettanto strepitosa per la crescita degli alunni e che dà grandi soddisfazioni».

Siete pronti sulla DAD, la didattica a distanza?

«Quella che abbiamo vissuto è stata una “DAD di emergenza”. Non nego che una parte di studenti si sia trovata in difficoltà. Gli stessi docenti in queste ore si stanno formando per formare a loro volta gli alunni in classe. Anche lo studente che, per vari motivi non necessariamente legati al Covid, dovesse restare a lungo a casa, potrà interagire e proseguire il suo percorso scolastico. Durante la pandemia, con i fondi raccolti sul territorio grazie al ministero, ad enti e associazioni, ho acquistato oltre 50 notebook; poi, sempre con il contributo dei fondi ministeriali e con il sostegno delle amministrazioni comunali, ho comprato altri 118 dispositivi. Questa parte è stata nettamente potenziata e, tramite tablet interattivi innovativi, saranno annullate le distanze: saranno quattro le aule attrezzate in tal senso e ne vado orgogliosa».

Lei ha due lauree – in Matematica e Ingegneria – ha insegnato per oltre 20 anni al liceo “Primo Levi” di San Donato Milanese, poi è diventata collaboratrice, vice preside, infine il concorso da dirigente che l’ha portata in Piemonte. Un’ora di strada, per due volte al giorno, dalla lombarda Sordio, in provincia di Lodi, a Castelnuovo Scrivia.

«Sono una dei mille dirigenti nominati fuori regione, ma devo dirle che ho scelto questa scuola immersa nelle campagne. È un po’ come a casa mia. Quando ho visitato il sito internet, ho subito detto a mio marito: è la mia scuola. Pensi che prima di entrarvi, un anno fa, avevo fatto un’incursione a fine agosto, annunciando al mio gruppo al telefono che stavo arrivando e creando un po’ di scompiglio, perché stavano ultimando gli ultimi preparativi per accogliermi.
Le mie insegnanti mi dicono che mi devo riposare, il mio staff mi porta dolci! Ho tutti nel cuore, così come i miei studenti e le loro famiglie. Di solito esco dal mio ufficio non prima delle ore 19: al mio fianco, a dirmi che lei è lì per me – e io rispondo che sono lì per lei – c’è la professoressa Maura Mandirola, la mia instancabile vice preside».

Alessandra Dellacà

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