Con fede al santuario di Montebruno

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L’8 settembre la processione e la Messa con il vescovo

MONTEBRUNO – L’8 settembre, giorno in cui la Chiesa ricorda la natività della Beata Vergine Maria, al santuario della Madonna si svolge la festa che richiama pellegrini da tutta la Val Trebbia e dalle valli limitrofe. Gli abitanti del posto hanno sempre manifestato uno speciale attaccamento a questo luogo sacro, legato all’apparizione della Madonna a un pastorello sordo e muto avvenuta nel 1478.

Tale prodigioso evento, che ha lasciato in ricordo una bellissima statua lignea, ha segnato profondamente la vita del paese e dell’intera valle. In un territorio misero e aspro in seguito alla visione è stato eretto il tempio degno di accogliere la preziosa immagine.

Subito la gente tutta ha cominciato ad accorrere in cerca di conforto e l’8 settembre è diventato il giorno dedicato alla Madonna di Montebruno. In questo giorno, da secoli, si svolge la processione nella quale la statua della Vergine è portata a braccia lungo le vie del paese.

Nei tempi antichi i pellegrini giungevano il giorno prima ed erano accolti all’interno della chiesa, per poi partecipare alle funzioni religiose e a questo particolare “cammino” di fede. Quest’anno si era temuto di dover interrompere tale consuetudine, vissuta da tutti come un vero e proprio incontro con Maria. Il parroco don Pietro Cazzulo, da sempre sensibile alle tradizioni locali, si è trovato ad avere il difficile compito di decidere cosa fare.

Non avendo mai annullato la processione nei 40 anni a servizio della parrocchia, in accordo con le autorità civili ed ecclesiastiche, nonostante il particolare momento storico, è riuscito a realizzare questo evento. Poiché, però, il popolo di Dio si pone alla sequela di Cristo, camminando sulle strade del mondo, anche la processione si è dovuta adeguare alle norme attuali che prevedono l’uso di mascherine, le distanze di sicurezza e la presenza delle forze dell’ordine e di alcuni volontari della Protezione civile. Ha partecipato anche il vescovo, Mons. Vittorio Viola, che, nel pomeriggio, ha celebrato la Messa. Il sindaco di Montebruno, Mirko Bardini, insieme ai sindaci dei comuni vicini, ha preso parte alla funzione. I fedeli hanno potuto seguire la celebrazione sia all’interno del santuario, con le precauzioni richieste, sia sul sagrato e sul piazzale sottostante.

Il vescovo, al termine della processione, prima della benedizione eucaristica, ha esortato i fedeli a vi vere «questo nostro tempo di vita, anche di difficile prova, con l’atteggiamento di Maria.

Come ogni mamma, lei sarebbe voluta morire con suo figlio, invece, si è fidata di Dio e il suo “sì” ha donato al mondo la salvezza. Solo abbandonando gli sforzi volti a piegare Dio alla nostra volontà potremo realizzare ciò per cui siamo stati pensati».

Dopo tante immagini tristi è stato possibile vedere segni di speranza in alcuni gesti come il quadro della Madonna portato da due bambini lungo le strade interne del paese  durante la fiaccolata della vigilia, la campana che, nella mattinata della festa, ogni ora annunciava l’inizio della Messa o la statua della Madonna innalzata per tre volte prima del suo ritorno in chiesa per benedire e proteggere i presenti.

Graziella Canevaro

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