“San Giorgio” ritrova i suoi antichi colori

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Benedetto il restauro dell’affresco conservato nella chiesa di S. Maria Assunta a Pontecurone

PONTECURONE – Giovedì 15 ottobre il vescovo Mons. Vittorio Viola ha inaugurato il restauro dell’affresco San Giorgio uccide il drago, dipinto da un anonimo artista nell’ultimo quarto del XV secolo sulla quarta lesena della navata destra della Collegiata di Santa Maria Assunta, nel periodo in cui il paese era sotto il dominio del ducato sforzesco di Milano.

L’affresco, in cui si ritrovano tutti gli elementi caratteristici dell’iconografia del santo (il cavallo, il drago, la lancia, l’elmo, lo scudo e la principessa), di pregevole fattura, è il simbolo del trionfo del bene sul male e della salvezza ottenuta con la conversione alla fede cristiana. Il restauro, voluto dall’associazione culturale “Il paese di don Orione Onlus”, con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Biblioteca, delle associazioni e della comunità pontecuronese, realizzato dalle restauratrici del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, ha consentito il pieno recupero dell’opera, compromessa da rifacimenti e ridipinture che si sono succedute nel tempo. Lelia Rozzo, responsabile dell’Ufficio Diocesano Beni culturali, ha fatto il punto sui passaggi burocratici da realizzare per la stesura di un progetto di recupero dell’intero edificio della chiesa, che necessita di importanti interventi strutturali.

Arianna Scarcella, restauratrice del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” di Torino, che ha seguito le fasi del restauro del dipinto, ha spiegato le tecniche e i passaggi principali del recupero dell’affresco.

Prima di scoprire l’opera restaurata, tornato al suo antico splendore, il vescovo ha ricordato l’intreccio indissolubile di arte, bellezza e spiritualità che si respira nella chiesa e ha evidenziato la capacità di espressione della Parola che i dipinti sacri possiedono e offrono costantemente ai fedeli, attraverso uno scambio secolare di sguardi.

Marialuisa Ricotti

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