Scontro in consiglio. Maggioranza a rischio
Nella riunione di lunedì scorso gli esponenti della Lega hanno attaccato il sindaco Cabella
NOVI LIGURE – Continuano a volare stracci in casa Lega.
Se il consiglio comunale di dieci giorni fa aveva rappresentato un campanello d’allarme per il Centro-destra novese, quello di lunedì sera ne è stata la conferma.
Nonostante i tentativi del segretario cittadino e consigliere Giacomo Perocchio di fare da paciere tra i membri del Carroccio, i malumori all’interno della maggioranza sono emersi in tutta la loro evidenza nel corso dell’assemblea che si è nuovamente tenuta in videoconferenza.
In primis, la leghista Cristina Sabbadin ha attaccato il sin- daco Gian Paolo Cabella in merito all’allontanamento dell’ex assessore Costanzo Cuccuru.
A rincarare la dose ci ha pensato, a più riprese, il consigliere Francesco Bonvini, anche lui in quota Lega. Quest’ultimo ha chiesto a Cabella come mai l’amministrazione non avesse speso alcuna parola di solidarietà nei confronti suoi, di Sabbadin, del capogruppo Bertoli e di Cuccuru dal momento in cui i loro nomi erano finiti sugli striscioni, posti fuori dalla sede del partito, che li bollavano come dissidenti. Alle critiche delle colleghe del Carroccio, Gatti e Baruffa, e della capogruppo di Forza Italia, Chessa, Cabella ha poi risposto con decisione: «Io lascio ancora un’ultima porta aperta. Non fatemela chiudere».
A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato ancora lo stes- so Bertoli: «Sullo sport abbiamo creato una burrasca sul nulla e ora abbiamo il 90, se non il 95%, degli sportivi novesi contro.
L’assessore Cuccuru è stato allontanato in maniera ignobile, così come è stato fatto il grande errore di aumentare l’Imu.
Se non risolviamo certe questioni, non avremo i numeri per votare il bilancio». La capogruppo pentastellata Lucia Zippo, definita indirettamente da Bertoli «stampella della maggioranza», poi lo ha invitato a presentare una mozione di sfiducia. Sotto il profilo politico, la seduta è stata anche l’occasione per presentare i neo assessori Andrea Sisti e Maurizio Delfino, che ha suggerito di triplicare i fondi destinati al “Bonus Novi” a sostegno delle piccole e medie imprese, da 55.000 a 165.000 euro.
Se è vero, però, che la prima tranche era stata prevista in relazione al futuro aumento dell’Imu, come confermato dal Comune in una nota ufficiale, qualcuno allora si è chiesto «come mai la giunta abbia ritenuto necessario alzare l’imposta, dal momento in cui la proposta di Delfino lascia intuire che le casse dell’ente locale non siano del tutto vuote». Domande che aspettano risposta.
Luca Lovelli