Museo del cioccolato e luminarie natalizie: la minoranza è critica

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In consiglio comunale dibattito aperto sul Documento unico di programmazione

NOVI LIGURE – È stato votato durante il consiglio comunale fiu- me di lunedì sera il Documento unico di programmazione 2021-2023 (Dup). Il Documento è passato con soli 8 voti della maggioranza, 5 contrari dell’opposizione (tra le cui fila era assente Simone Tedeschi) e l’astensione dei 3 consiglieri del neonato gruppo “Solo Novi”, capitanato da Marco Bertoli. L’ex capogruppo della Lega ha spiegato la scelta con la volontà di non mettere in difficoltà una maggioranza «che comunque non c’è più», come ha sottolineato, nonostante la contrarietà di massima al Documento presentato nel corso della seduta. L’assessore al Bilancio Maurizio Delfino, figura sempre più centrale all’interno di un’amministrazione più che mai sotto pressione, ha specificato che il Dup potrebbe essere soggetto a modifiche «in base alle indicazioni emerse durante il dibattito». Integrazioni attese dall’opposizione, sia dal Centrosinistra sia dal Movimento 5 Stelle.

La capogruppo grillina Lucia Zippo ha auspicato l’inserimento di precisazioni riguardo un maggiore controllo delle partecipate da parte del Comune.

Una tematica introdotta, tra le altre, dallo stesso Delfino.

La minoranza è fortemente contraria anche al progetto del Museo del cioccolato, il cui finanziamento deriverebbe dai fondi di compensazione per i lavori del Terzo Valico. «È un progetto di ampio respiro, con una struttura nel centro storico e un laboratorio enogastronomico gestito da aziende locali, che prevede pure la creazione di nuovi parcheggi e piste ciclabili anche fuori dal centro», ha spiegato il vicesindaco Diego Accili.

Un altro punto dolente toccato dai dem e in particolare dall’ex sindaco Rocchino Muliere riguarda gli addobbi e le luminarie natalizie, che, non senza sorpresa, non saranno installate nella centrale via Girardengo, la strada per eccellenza dei negozi. Un fatto mai accaduto in precedenza.

«Una scelta assurda. – ha commentato Muliere – Tra addobbi e luminarie sono stati spesi 45.000 euro e si sarebbe potuto fare tutto e meglio per la metà del prezzo.

Oltretutto, a Novi eravamo abituati a vedere le luci già dal 25 novembre, mentre a oggi ancora non le vediamo.

Una decisione incomprensibile, se si considerano le enormi difficoltà che stanno vivendo i commercianti per la pandemia».

Sono, intanto, fissate per il 29 e 30 dicembre la discussione e il conseguente voto in consiglio sul bilancio di previsione, passaggio cruciale per l’effettiva tenuta della giunta di Centrodestra.

Luca Lovelli

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