“A braccia aperte” per accogliere e camminare insieme

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Lo scorso weekend si è svolta la tradizionale festa dell’Azione Cattolica a Torricella Verzate, realizzata con la collaborazione della Pastorale Giovanile e, per la prima volta, in due giorni. Coinvolti anche i giovani delle associazioni diocesane e le famiglie dei ragazzi. Il vescovo ha salutato tutti nella Messa di domenica

TORRICELLA VERZATE – Da 40 anni a questa parte a settembre l’Azione Cattolica diocesana si ritrova al santuario della Passione di Torricella Verzate, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, per salutare l’estate e accogliere il nuovo anno pastorale. Come tutti i momenti belli e costruttivi, anche la festa dell’A.C. non poteva rimanere solo un incontro associativo, ma doveva essere condiviso con tutta la comunità diocesana. E così è stato. La Pastorale Giovanile e l’Azione Cattolica hanno fuso le loro energie per dare vita a una grande festa che per la prima volta nella sua storia si è snodata su due giornate. Dal pomeriggio di sabato 14 al pomeriggio di domenica 15 settembre: un tempo più lungo e più ampio per condividere pensieri ed emozioni e per sperimentare una grande gioia, quella di una famiglia allargata, capace di progettare e guardare insieme nella stessa direzione, indicata dal Vangelo. E capace di farlo “A braccia aperte”, accogliendo l’invito di Papa Francesco rivolto all’Azione Cattolica nell’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma lo scorso 25 aprile.

Giuseppe Falcone, vicepresidente del Settore Giovani di A.C., ha raccontato che nel pomeriggio di sabato giovani e giovanissimi si sono ritrovati a riflettere sulla parola fiducia (“Sulla tua parola getterò le reti”). «Abbiamo fatto un incontro di contenuto sul tema dell’identità che ha avuto molto successo. – ha detto Giuseppe – Il gruppo ha dimostrato il desiderio di camminare insieme e ha formulato domande importanti sul senso di quanto condiviso». Al termine, prima del momento di preghiera, le associazioni diocesane con i loro giovani hanno presentato le attività estive svolte, ciascuna con un suo stand. Erano presenti gli Scouts, l’Oftal, il RnS, il Movimento Francescano, Ascolta l’Africa, il Msac e l’A.C. La Pastorale Giovanile ha presentato il calendario delle attività per il nuovo anno pastorale. «La due giorni di Torricella è stata un evento con tante novità – ha concluso Falcone – che hanno avuto successo e che hanno unito le varie realtà diocesane. Proprio una bella festa!». «Allargare le braccia – ha detto il presidente dell’A.C. Paolo Zani – è la prima parte del gesto dell’abbraccio nel quale accogliere l’altro che è immagine di Dio».

Queste le sue parole pronunciate durante il momento di preghiera in santuario dopo le attività. Anche don Cristiano Orezzi, assistente dell’A.C. e direttore della Pastorale Giovanile, ha sottolineato l’importanza dell’abbraccio e del cammino condiviso per sperimentare l’amore del Signore. L’augurio di entrambi è stato quello di avere il coraggio di aprire il cuore e di avere la forza di riempire il mondo di abbracci, per diffondere la cultura dell’amore, della pace e dell’accoglienza. Poi i giovani si sono recati nella sede della Pro loco di Torricella per consumare la cena e trascorrere insieme la serata e la notte, in un clima di amicizia e di gioia. La domenica mattina alle ore 10, sul sagrato del santuario, attorniati dalle antiche cappelle della Via Crucis, illuminati da un magnifico sole e sotto un fantastico cielo azzurro, ai giovani si sono aggiunti anche i ragazzi dell’ACR che hanno partecipato ai campi estivi a Brusson e gli adulti di A.C. insieme ad alcuni genitori. La responsabile dell’ACR Anna Santinoli, che ha definito la giornata di Torricella «una grande anteprima dell’anno associativo», con la sua vice Susanna Canevaro, ha salutato i ragazzi giunti da vari paesi della diocesi e ha proposto loro come attività un gioco per avvicinarli al tema dell’anno – “È la tua parte” – ambientato nel mondo cinematografico. Gli educatori hanno fatto una mini scenetta in cui un regista reclutava persone per un nuovo film e poi i ragazzi divisi in 4 squadre si sono sfidati in una serie di giochi per aggiudicarsi la parte in un futuro film. Gli adulti, invece, hanno svolto tre attività legate al tema dell’abbraccio che il Papa nel discorso del 25 aprile ha declinato come “l’abbraccio che manca, che salva e che cambia la vita”. Per farlo hanno camminato insieme raggiungendo vicino a una piccola cappella legata a san Luigi Versiglia nel Comune di Oliva Gessi, dove si è svolto un momento di ristoro. Anche i giovani hanno deciso di fare una passeggiata che li ha portati fino al centro di Oliva Gessi. Al ritorno tutti sono stati accolti dalle note del nuovo inno dell’ACR per il 2024/2025. Il brano che si intitola È la tua parte è stato interamente creato, musica e parole, da tre acierrini della Diocesi di Tortona che hanno vinto il concorso nazionale: Andrea Pruzzi, Greta Poggi e Riccardo Diamante. A loro il merito di aver realizzato un brano vivace e con un testo che richiama l’invito di Gesù a fidarsi e a “fare la propria parte”. Alle ore 12.30 tutti nel santuario per partecipare alla S. Messa celebrata dal vescovo che ha voluto essere presente per “abbracciare” ciascuno dei partecipanti. Nella sua omelia, commentando il vangelo del giorno ha sottolineato l’importanza delle parole di Pietro che riconoscono in Gesù il Figlio di Dio, il Cristo e ha ricordato l’esempio del beato Carlo Acutis, un giovane che sarà santo il prossimo anno. Carlo era solito dire a Gesù: «Tu sei tutto per me, tu sei amore della mia vita». Ha invitato i giovani a fare altrettanto e a ricordare quelli che erano i veri aspetti fondamentali per Carlo: Eucaristia, poveri, confessione e vangelo.

Rivolgendosi a ragazzi e ragazze e ai giovani Mons. Guido Marini li ha esortati a fare della propria esistenza un dono e ad accogliere la pace del Signore per trovare la bellezza della vita vera, «quella che soltanto il Signore ci sa donare» per portare nel mondo la luce e la gioia del Vangelo. Al termine il presidente Zani ha salutato da parte dell’associazione Mons. Marini e l’assistente diocesano don Cristiano Orezzi e ha rivolto un grande ringraziamento al sindaco di Torricella Marco Sensale che ha salutato i presenti e alla Pro loco per l’accoglienza e la grande disponibilità dimostrate nei due giorni. Un piatto di pasta gustato sotto il caldo sole di settembre è stato il gesto conclusivo di una “due giorni” che è l’inizio di un percorso pieno di fiducia e di entusiasmo.

Daniela Catalano

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