A Como per gli 80 anni della parrocchia di Lora
La festa con il vescovo Guido per l’anniversario della consacrazione della chiesa nel quartiere
COMO – La S. Messa presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda a Como nel quartiere Lora, in occasione dell’80° anniversario della consacrazione della chiesa, ha segnato una sorta di riposizionamento di alcuni punti fermi nel cammino di fede della comunità locale.
«Chiediamo al Signore la grazia – ha esordito il presule di Tortona nella sua intensa omelia – che la memoria dell’80° anniversario lasci traccia nella vita di fede di ciascuno e di tutti, perché il Signore lascia oggi questo messaggio: “Io non sono un Dio distante, ma sono un Dio vicino.
È vero: Io sono l’Onnipotenza, ma sono con voi”». Le parole di Mons. Marini, ispirate alle parole che Gesù rivolse a Zaccheo nel vangelo di Luca proclamato nella Messa, hanno molto insistito sulla necessità che il rapporto con Gesù lasci un’impronta efficace nella nostra vita: «Se, infatti, la nostra vita è priva di gioia, di speranza e di bellezza – ha spiegato Marini – è perché non accogliamo abbastanza Gesù, il quale ci dice: “nella misura in cui mi accogli in tutto, la tua vita diventa bella e fiorisce in tutta la sua pienezza”.
Centrati come siamo su noi stessi con i nostri “me la cavo io”, “me la gestisco io”, viviamo la nostra vita a metà, senza avere aperto molte porte della nostra quotidianità al Signore. È questa la nostra sciagura». La celebrazione, cui hanno partecipato 15 sacerdoti, un diacono e un gran numero di fedeli laici, oltre a essere magistralmente animata dal coro parrocchiale dell’Immacolata, è stata anche l’occasione per una bella rimpatriata.
Fra i concelebranti era infatti presente Mons. Nicola Tevenin, arcivescovo e nunzio apostolico al Cairo che, insieme a Mons. Marini, è stato compagno di studi di don Aldo Milani, parroco della chiesa dei Santi Simone e Giuda e animatore comasco del Movimento Sacerdotale Mariano. Commovente e simpatico il siparietto finale fra don Milani, che nel saluto iniziale e nel ringraziamento finale si rivolgeva con un rispettoso “Lei” a Mons. Marini, e lo stesso vescovo che nel congedo dell’assemblea si è detto preoccupato che don Milani, proprio a motivo di questa riverenza, si fosse dimenticato di lui e della quarantennale amicizia che li lega. Al termine è seguito il rinfresco, al quale hanno partecipato tutti i presenti fino a tarda serata.
Luca Mantovani – Frate minore cappuccino