A Roma per costruire il liceo

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Il sindaco di Broni all’Asbestos International Forum per chiedere fondi per la scuola. Quella attuale è in cemento amianto e in città sono già morte 3.000 persone

BRONI – A Roma per chiedere i fondi per costruire il nuovo liceo. Nei giorni scorsi il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, il presidente di Avani (associazione Vittime Amianto), Silvio Mingrino, e il preside dell’istituto “Faravelli-Golgi”, Roberto Olivieri, hanno partecipato alle sessioni dell’Asbestos International Forum, prima conferenza internazionale dedicata al tema dell’amianto, promossa dall’associazione Sportello Amianto Nazionale, guidata dal pavese Fabrizio Protti. «Come rappresentante di una comunità, che sta pagando ancora un prezzo altissimo nella lotta contro l’amianto, non potevo non essere presente a questo importante forum a cui hanno partecipato illustri relatori e durante il quale si è parlato di amianto, bonifiche e nuove prospettive per i malati di malattie asbesto correlate. – sottolinea il primo cittadino di Broni – Abbiamo portato il nostro contributo su due punti. Abbiamo posto l’attenzione, anche in questa occasione, sull’urgenza di trovare i finanziamenti per la costruzione del nuovo liceo, in modo da dismettere l’attuale edificio che è l’ultimo immobile pubblico ancora in cemento amianto. E poi abbiamo chiesto a gran voce che la quarta conferenza intergovernativa sull’amianto si tenga nella nostra città, come segnale di riscatto di una comunità che sta ancora pagando un prezzo altissimo, sia in termini di morti sia di malati». La richiesta del Comune di Broni (realtà che conta 3.000 morti accertati per amianto dagli anni Settanta a oggi) è stata appoggiata anche dai due politici pavesi presenti al forum, l’europarlamentare Angelo Ciocca e il deputato Alessandro Cattaneo. Il preside Olivieri, invece, ha raccontato come si vive in una scuola fatta ancora di amianto dalle fondamenta al soffitto: «Diventa un problema complicato anche solo sostituire una presa perché non è possibile bucare le pareti. – ha sottolineato – È una situazione che viviamo difficilmente noi, ma anche i genitori che, quando vengono a chiedere informazione per iscrivere i figli, alla fine vogliono sempre chiarimenti sul tema dell’amianto ». Il presidente dell’Avani, Silvio Mingrino, ha formulato alcune richieste: uniformare le bonifiche amianto su tutto il territorio nazionale, una sorta di superbonus per incentivare la rimozione delle coperture pericolose, il fondo vittime amianto non professionali retroattivo di due anni per evitare disparità tra i vari soggetti colpiti dalla malattia. «La rimozione dell’amianto resta la forma di prevenzione primaria per evitare di sviluppare il mesotelioma » – ha ribadito Mingrino.

Oliviero Maggi

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