A Voghera la Missione Giovani

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Dall’11 al 20 ottobre un gruppo di frati francescani, religiose e laici coinvolgeranno i ragazzi della città per lanciare un messaggio: “con Gesù si può essere felici”

VOGHERA – Inizierà a Voghera venerdì 11 ottobre la “Missione Giovani” e si concluderà domenica 20 ottobre. “Ascolta la tua sete!”: è questo lo slogan della Missione – o meglio il forte invito – rivolto a tutti i giovani della città e dei dintorni ad ascoltare la sete di bello e di buono che abita il loro cuore.

La fascia di età interessata è quella che va dalla terza superiore ai trent’anni.

Per una decina di giorni saranno a Voghera alcuni frati francescani, un gruppo di suore e un bel numero di giovani laici che trasmetteranno ai loro coetanei quello che per primi hanno già ricevuto, avendo vissuto in prima persona una Missione nelle comunità di appartenenza.

In tutto saranno una cinquantina i “missionari” che percorreranno le strade della città ponendosi come principale obiettivo quello di fare una proposta, di indirizzare un annuncio, di dire con il cuore in mano ai giovani “cerca di essere veramente felice nella tua vita e considera che questa felicità può essere la persona di Gesù”.

La Missione è quindi prima di tutto una “semina”, quella del seminatore della parabola evangelica, compiuta nello stile dell’ascolto, dell’umiltà, della pazienza, della speranza, nella consapevolezza che questi fratelli e sorelle che cammineranno tra i nostri giovani sono strumenti di qualcosa che trascende.

Lo hanno scritto sui volantini che hanno preceduto l’avvio della Missione: “La Missione francescana di Voghera è un dono di Dio, un tempo di grazia per chi la riceve e per gli stessi missionari, chiamati a proseguire il mandato che Gesù affidò ai discepoli di portare per le strade la Buona Notizia, il Vangelo che salva”.

Nei giorni della Missione – si legge ancora – andranno “incontro a giovani e adolescenti, lontani e vicini, invitandoli ad ascoltare una Parola diversa, portata con lo stile semplice e gioioso di san Francesco, a vivere momenti di preghiera e di festa”.

La Missione vede in prima linea le parrocchie e gli oratori della città, il servizio di Pastorale Giovanile della diocesi, con il sostegno accorato e la preghiera del Vescovo Mons. Vittorio Viola che anche in occasione della celebrazione di avvio dell’Anno Pastorale ha richiamato l’importanza di questo momento forte di vita ecclesiale, invitando tutti i fedeli della diocesi all’accompagnamento nella preghiera.

Ma come si svolgerà concretamente la Missione?

Innanzitutto i frati e i loro collaboratori visiteranno tutti i luoghi dove si trovano i giovani: le scuole, i luoghi di lavoro, i locali dove trascorrono le serate (pub e discoteche), i centri commerciali, la stazione, le fermate degli autobus, il carcere, quei quartieri in cui si vivono situazioni di disagio giovanile, dove c’è tossicodipendenza e prostituzione, ma anche dove c’è sofferenza come l’ospedale o il Centro “Paolo VI”.

In queste occasioni, i missionari con il dovuto tatto consegneranno un semplice volantino contenente una proposta: quella di ritrovarsi nel teatro San Rocco ad ascoltare qualcosa di nuovo, un messaggio inaspettato che può rendere felici.

Sarà il Vescovo Vittorio a celebrare la Santa Messa di apertura della Missione nel Duomo di Voghera, venerdì 11 ottobre alle 20.30.

Dal 15 al 19 ottobre, ogni sera alle 21 nel teatro della parrocchia di San Rocco, si terrà una serie di catechesi per i giovani.

Inoltre, dal 12 al 19 ottobre, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, presso la chiesa di San Sebastiano, ci si potrà accostare al sacramento della riconciliazione, mettersi in adorazione del Santissimo Sacramento e usufruire della disponibilità dei missionari per i colloqui individuali.

Ogni giorno, alle 18, nella chiesa di San Rocco verrà celebrata la Santa Messa.

Domenica 20 ottobre, alle 11.30 nel Duomo, la celebrazione eucaristica di chiusura.

Il cammino di preparazione della Missione è stato pure l’occasione per gettare lo sguardo sulla situazione giovanile della città. Una situazione – va subito chiarito – che non si discosta da quella dell’intero Paese.

Anche a Voghera – fanno notare i sacerdoti impegnati a fianco dei ragazzi – la frequenza alla vita della parrocchia è molto bassa, come pure i giovani sono poco coinvolti nella vita politica e sociale della città.

È una generazione di “solitari digitali”, a causa soprattutto dell’utilizzo eccessivo dei social e delle numerose situazioni di crisi famigliare di cui i giovani sono le prime vittime. Già dagli anni della scuola media, i ragazzi vivono in un “individualismo religioso” che li allontana dalla vita della comunità.

Ci sono poi alcune situazioni preoccupanti di dipendenza da gioco.

È in fondo una generazione che ha un grande bisogno di una ricostruzione umana, ancor prima che religiosa.

Una generazione che ha un forte desiderio di sentirsi amata e quindi ascoltata e compresa.

E proprio questo faranno i missionari con i giovani vogheresi: li incontreranno, li ascolteranno, li guarderanno con lo sguardo libero e carico di amore di Gesù che vuol dire loro che si può essere felici.

Sono molte le realtà cittadine e non solo coinvolte nella Missione: dall’Istituto “Santachiara”, sede di Voghera, presso il quale si è già tenuto un incontro di preparazione, all’Associazione Italiana Maestri Cattolici che ha invitato i propri iscritti a partecipare alla Messa dell’11 ottobre in Duomo a Voghera, iniziativa che rientra nell’annuale incontro AIMC “Cento Piazze”.

Marco Rezzani

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