Addio al “nostro” amico Elio Berogno
Il ricordo di Guzzetti, Vitali, Albini, Riva e di tutta la gente che l’ha conosciuto
GODIASCO SALICE TERME – «Amico fraterno, uomo di grande virtù, politico onesto e visionario, amministratore integerrimo e capace, animatore apprezzato della Comunità Montana, realizzatore di iniziative innovative per anziani»: con queste parole Giuseppe Guzzetti, già governatore di Regione Lombardia e presidente di Fondazione Cariplo, ricorda Elio Berogno, morto martedì 2 luglio, all’età di 82 anni, nella Rsa “Varni Agnetti” di Godiasco, il paese in cui abitava.
Lascia la moglie Lucia e il figlio Luca.
Lettore affezionato e sostenitore del nostro giornale, al quale spesso inviava lettere e riflessioni (l’ultima il 16 dicembre 2021 sulle Terme di Salice), Berogno è stato uno dei politici più influenti dell’Oltrepò pavese, punto di riferimento per tanti amministratori delle valli Staffora, Tidone, Ardivestra e Coppa.
Nato a Sestri Ponente il 21 marzo 1942, fu dipendente dell’impresa edile “Conti” di Godiasco, successivamente lavorò in Provincia di Pavia e nel 1973 fu assunto dall’Asl di Voghera. Nel 1964 entrò a far parte dell’amministrazione comunale di Godiasco e nel 1980 fu eletto sindaco, incarico che ricoprì per 24 anni. Dal 1979 al 2009 fu presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò, ente per cui profuse idee, energie, impegno al servizio della popolazione e di tanti centri che, grazie al suo impulso, cambiarono volto, furono dotati di servizi essenziali, seguirono il passo della modernità.
Dal 2014 fu presidente della Fondazione “Varni Agnetti” e dal 2023 presidente onorario. Fu consigliere della Croce Rossa, vice presidente dell’ente ospedaliero “SS. Annunziata” di Varzi e consigliere di amministrazione delle Terme di Salice.
Da sempre iscritto alla Democrazia Cristiana (era segretario di zona), è stato uno dei collaboratori più stretti del senatore Giovanni Azzaretti.
Alpino e tifosissimo della Juventus, tanto che negli anni 2000 fu tra gli artefici del ritiro estivo dell’allora squadra allenata da Fabio Capello proprio a Salice Terme, fu consigliere della Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia dal 2011 al 2021.
«Ho conosciuto Elio negli anni ’70 – ha detto il presidente della Fondazione pavese Giancarlo Albini – quando entrambi eravamo giovani democristiani e poi ho avuto l’onore di succedergli alla presidenza della “Varni Agnetti”, un’opera meritoria che è sorta grazie alla sua intraprenidenza, al suo impegno, alla sua lungimiranza».
Giancarlo Vitali, presidente onorario della Fondazione della Comunità, che ha intrattenuto con Berogno rapporti a vari livelli, dalla Provincia all’allora Unità Sanitaria Locale di Pavia, lo ricorda così: «Un amministratore d’altri tempi, che credeva nella politica come via per migliorare la qualità della vita delle persone. I suoi rapporti con gli utenti e i pazienti delle strutture sanitarie, con le amministrazioni pubbliche, ma soprattutto con la gente comune sono sempre stati attenti, precisi, improntati a una rara disponibilità e alla gentilezza. Ha dato un contributo fondamentale alla crescita e allo sviluppo della Fondazione di Comunità».
«Sono personalmente molto dispiaciuto. – le parole del sindaco di Godiasco Salice Terme, Fabio Riva.
– Ero stato a fargli visita in Casa di Riposo solamente tre ore prima, potendo anche fare con lui una breve chiacchierata. Moltissimo di quello che sono oggi Godiasco, Salice Terme e tutte le frazioni lo dobbiamo sicuramente a Elio, alle sue intuizioni e al grande amore che nutriva per il suo Comune. Sempre disponibile con i suoi cittadini, è stato un importante punto di riferimento per moltissimi anni, non solo per Godiasco ma anche per tutta la valle».
Altre e numerose attestazioni di stima nei confronti di Berogno stanno arrivando in queste ore dai suoi concittadini e da molte autorità politiche della zona, a partire dal presidente della Provincia di Pavia Giovanni Palli e dall’assessore regionale Elena Lucchini.
A me resta da custodire tra le cose importanti il ricordo di un uomo che, negli anni, è diventato amico, prodigo non di consigli ma di parole buone, di attenzioni inusitate per ricorrenze e anniversari, di sostegno sincero per un giornale che sentiva anche “suo”.
Da cattolico praticante, con una fede incrollabile, ha affrontato la malattia certo che la vita non è tolta ma trasformata, in attesa di contemplare il volto del Signore.
Qualche tempo fa mi chiamò dicendomi che aveva desiderio di incontrarmi. Ci provai ma per via dei suoi impegni per la dialisi settimanale e dei miei, mancai l’appuntamento. Farò fatica a perdonarmelo. Eppure, ne sono certo, continueremo a essere amici.
La camera ardente è stata allestita in sala consigliare a Godiasco; i funerali saranno celebrati oggi, giovedì 4 luglio, alle ore 16, nella parrocchiale del paese.
Matteo Colombo